Un sindaco in Comune: De Blasio cittadino onorario di Sant'Agata de' Goti, paese natale della madre

mercoledì 23 luglio, 2014

SANT'AGATA DE' GOTI (BENEVENTO), 23 LUGLIO 2014 - «È un bravo ragazzo. È sempre stato più italiano che americano. Ha sempre pensato come noi. Nel 1975 suo nonno Giovanni si portò dietro in Italia sua figlia Dorotea e il nipote Bill, 15 anni. Era un bel ragazzo. Faceva domande sulla storia della città, e adorava la campagna». Così parlava la zia Adele di suo nipote Bill, il “bravo ragazzo” che negli States ha fatto carriera, prima come consigliere del presidente Clinton, poi dirigente della campagna elettorale – vincente – del 2000 per il Senato degli Stati Uniti della signora Clinton, per poi approdare nel 2010 a ricoprire la carica di Public Advocate di New York, e infine raggiungere la prestigiosa carica di 109° sindaco della Grande Mela.

Un traguardo, quest'ultimo, che la zia Adele ha seguito a distanza tra i vicoli lastricati di Sant'Agata de' Goti, dove i consunti basalti d'un perlaceo medievale rievocano la fierezza sannita della Valle Caudina. Tra i borghi più belli d'Italia, dove una impervia accessibilità ha consentito alla propaggine tufacea della cittadella storica di rimanere fedele ai secoli che porta addosso, Sant'Agata ha dato i natali al nonno di Bill, Giovanni De Blasio; cognome che per una serie di vicissitudini private il neo-sindaco ha legalmente adottato nel 2002.

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Bill era già stato a Sant'Agata nel 2010 con la sua famiglia, ma all'epoca non ricopriva l'attuale carica. A pochi mesi dal suo insediamento come sindaco, ha deciso di concedersi una vacanza in Italia – non senza scatenare polemiche, e ha voluto fortemente tornare nella città della madre. Per questa seconda visita, però, la situazione è stata completamente differente: la piccola comunità del beneventano ha voluto dare un calorosissimo benvenuto al quarto sindaco italo-americano di New York, con l'evento Welcome Home, che s'è tenuto oggi nel centro cittadino, inondato per l'occasione da centinaia di persone. Un evento che ha visto impegnati non poco servizi d'ordine e di sicurezza, con almeno 300 unità garantite e coordinate dalla questura di Benevento, 16 cecchini appostati su vari tetti dell'area storica e bodyguard personali.

La security americana ha preso totalmente in mano le redini dell'intera giornata, lasciando quasi interdetti i colleghi italiani addetti ai lavori: il programma della visita, annunciato già qualche giorno fa, ha subito continui e ripetuti cambiamenti, depistando e confondendo cittadinanza e stampa. Saltato anche il previsto incontro sul ponte che domina il fiume Isclero, nella splendida cornice che caratterizza il borgo medievale. Tappa invece effettuata al Duomo, a Palazzo San Francesco, sede del municipio, oltre a visite di carattere privato, abitazioni degli avi di Bill.

Successivamente, verso le 19, il momento clou della giornata: la consegna della cittadinanza onoraria. Diverse autorità locali e regionali si sono alternate sul palco, ringraziando Bill senza mostrare intenzione alcuna di voler celare il proprio orgoglio, legato alla terra e alle radici e omaggiato per l'occasione dai De Blasio.

Subito dopo l'evento, fuga del sindaco in direzione Napoli, dov'era atteso per una cena ufficiale all'ambasciata americana. Bill e famiglia resteranno in Italia fino al 27 luglio; farà tappa in diverse zone della Campania, oltre a una visita alla città di Roma e nella laguna di Venezia.

Un pomeriggio baciato da un sole inaspettato, stando a quanto riportavano le previsioni meteo, con un maltempo che insolitamente sta attanagliando da una settimana questo luglio campano. Tra la calca, la stampa, i curiosi e i residenti, è mancato il sorriso rilassato di zia Adele, che ci ha lasciati lo scorso 16 aprile, e non ha potuto commuoversi dinanzi al momento più intimo della famiglia De Blasio: sentire Bill italiano, pienamente, con tanto di riconoscimento onorario nella sua Sant'Agata, così come lo vedeva lei già quarant'anni fa quasi a voler profetizzare.

Supporto fotografico:
Dino Buonaiuto
Ivan Prisco

Supporto video:
Dino Buonaiuto