Wanda Ferro condivide l'appello dell'Ance sui grandi investimenti per opere pubbliche della Bei
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CATANZARO, 8 NOVEMBRE 2014 - “L’appello di Francesco Berna, presidente regionale dell’associazione dei costruttori, tocca corde a me molto sensibili e che pesano quanto luccicano nel panorama delle speranze dei calabresi. Come è noto l’edilizia è il cuore pulsante della nostra economia. Se arranca, se affanna, il risentimento è diffuso e deprimente.
Bene ha fatto Berna a lanciare il suo motivato appello in riferimento ai grandi investimenti per opere pubbliche della Bei che come Calabria rischiamo di intercettare poco se non per niente”. Così Wanda Ferro, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione, interviene a proposito dell’appello del presidente dei costruttori calabresi sui fondi della Banca europea per gli investimenti. Fondi che il governo concentrerebbe solo in minima parte verso il Mezzogiorno e la Calabria in particolare. “Se venisse confermata questa linea di tendenza da parte del governo – continua Wanda Ferro - tratteggiata da Berna nel suo appello alla classe dirigente politica calabrese intesa nel suo insieme, sarebbe cosa disdicevole. [MORE]
Vorrebbe dire che ancora una volta Matteo Renzi predilige la linea dei faraonici investimenti, magari poco funzionali se non raramente realizzabili, che però diventano buoni soprattutto per operazioni speculative di altissima finanza. Come è noto le cifre a più zeri negli investimenti pubblici attirano come il miele l’intraprendenza dei general contractor che poi a loro volta affidano lavori in subappalto con tutto quello che questo significa in termini di sprechi di risorse e ritardi nella realizzazione e nei pagamenti. Senza contare poi che spesso ci si mettono di mezzo anche le banche a guadagnarci di sopra, talvolta socie in affari degli stessi general contractor. Il circuito insomma diventa vizioso, finisce per diventare appetibile un territorio diverso dal nostro perché magari più capace di offrire garanzie nelle operazioni finanziarie di grande portata. L’esatto contrario di quello di cui ha drammaticamente bisogno la Calabria”.
”A noi non servono grandissime opere buone solo per le speculazioni – continua ancora Wanda Ferro -. Servono interventi pubblici mirati, alcuni di questi strategici, anche costosi, ma non faraonici. Non abbiamo bisogno di un’opera da un miliardo di euro ma di un miliardo di opere da un euro ciascuna. Devono lavorare tutte le imprese, se è possibile, in questo ha perfettamente ragione Berna sulla necessità di rispolverare uno spirito keynesiano nella distribuzione degli interventi pubblici. Ma soprattutto le opere finanziate devono essere davvero utili alla società civile, devono essere realizzabili e realizzate in tempi certi”.
“Nell’elenco che Padoan presenterà alla task force della Bei – continua ancora Wanda Ferro – deve esserci grande spazio per la Calabria. Raccolgo la disponibilità di Berna a fornire ogni supporto: possono essere fondamentali le loro indicazioni. Si parla spesso e forse scontatamente di dissesto idrogeologico senza entrare nei particolari, ma questo è un capitolo che richiederebbe approfondimenti più seri. Io aggiungo che abbiamo da confrontarci anche con il rischio sismico, siamo la regione più esposta del Paese purtroppo. Un grande intervento stratificato di riqualificazione dell’edilizia pubblica e privata sarebbe per la Calabria e i calabresi una boccata d’ossigeno in termini di salubrità della vita civile e del settore dell’edilizia . Non a caso nel nostro programma di governo abbiamo inserito il mutuo sociale.”.
“Per queste ragioni e altre ancora, in buona sostanza, faccio assolutamente mio l’appello di Berna. Dobbiamo tutti tenere gli occhi bene aperti battendo i pugni sul tavolo e rivendicando la massima quota parte degli investimenti per la Calabria. E’ qui, su questi temi, che come si suol dire si “parrà la nobilitate” della classe politica calabrese. Che se non difende queste partite non si capisce bene a cosa altro possa servire. La prima cosa che farò in materia di edilizia, da presidente di tutti i calabresi – conclude Wanda Ferro – sarà certamente quella di non permettere che le imprese finanzino più le opere pubbliche. Non si possono anticipare lavori per conto degli enti che magari hanno nel frattempo dislocato altrove le risorse destinate in bilancio di previsione a quell’opera appaltata. Questo non sarà più possibile. Faremo in modo, quando saremo al governo della Regione, che un responsabile per il procedimento, da noi appositamente individuato, segua in modo rigoroso i lavori e i pagamenti. Ogni appalto dovrà avere un suo flusso di cassa evidente, disponibile e destinato solo a quell’opera, non a mettere toppe nei bilanci degli enti locali. Lo ripeto ancora una volta, non permetteremo più che gli imprenditori finanzino gli enti con il loro sudore e il loro rischio d’impresa”.
Fonte (Ufficio stampa Wanda Ferro)