Cronaca

VVF: Cercatori di funghi e trekking nei boschi, consigli pratici

CATANZARO 26 AGOSTO - In questo periodo molti sono gli appassionati che si avventurano nei boschi, incorrendo a volte in spiacevoli episodi (malori, incidenti, perdita di orientamento) che portano, nella più rosea delle aspettative, tanta preoccupazione nei familiari a casa e ad una mobilitazione collettiva di soccorritori, tra cui noi Vigili del Fuoco.[MORE]


La soluzione ottimale è quella di evitare di inoltrarsi nel bosco da soli: la presenza di qualcuno è già la garanzia del primo soccorso.


Sarebbe perfetto anche portare con se un GPS, cioè uno strumento che è capace di restituire la nostra posizione in qualsiasi momento (possibilmente con qualche batteria di scorta!).
E' semplice "marcare" il punto (waypoint) della posizione dell'auto che, in caso di necessità, servirà a ritornare con una semplice funzione del GPS.


Se non si possiede un GPS? Il concetto essenziale è: comunicare i propri spostamenti prima di inoltrarsi nel bosco... e se si può anche quando ci si è nel bel mezzo!


La posizione si può comunicare anche tramite uno smartphone: abilitando la funzione GPS del telefono basterà mandare uno screenshot (foto dello schermo) a qualche amico/parente con la posizione ottenuta dall'app bussola.
Addirittura alcune apps di messaggistica (ad esempio whatsapp) riescono a condividere la posizione in automatico.


Invece utilizzare delle apps ad "emulazione" di un vero e proprio GPS ha il suo lato ludico positivo ma di fatto ha un lato estremamente negativo: la batteria dello smartphone, quando è abilitata la funzione GPS, ha una durata molto bassa.


Cosa significa ciò? Si rischia di inoltrarsi nel bosco e dopo poco ritrovarsi col telefono (inutilizzabile) spento.⚠️
Consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici è una buona abitudine: nei boschi la natura prende il sopravvento; una natura che sembra pericolosa è invece solo sottovalutata (da esperti e non).