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Vuelta 2017, Froome re di Spagna. Trentin cala il poker nella tappa finale
MADRID, 11 SETTEMBRE – E’ calato il sipario sulla Vuelta Espana. La 72° edizione ha incoronato il britannico Chris Froome, già vincitore dell’ultimo Tour De France. Una doppietta storica per il capitano del team Sky, si tratta infatti di un’impresa riuscita prima solo a due atleti del calibro di Jacques Anquetil, che vinse nel 1963, e di Bernard Hinault, che trionfò nel 1978. Froome aggiunge così un altro importante tassello ad una carriera già ricca di successi. Il britannico è ora a quota cinque grandi giri vinti, dopo i quattro Tour. Gli manca solo il Giro d’Italia.[MORE]
Italiani protagonisti
Non è stata però solo la Vuelta di Froome - che è riuscito a portare la maglia rossa conquistata nella terza tappa ad Andorra fino a Madrid - , ma anche del nostro Vincenzo Nibali che ha chiuso al secondo posto, raggiungendo così quota dieci podi in carriera in una corsa di tre settimane ( 4 vittorie, 3 secondi posti, 3 terzi). Il siciliano della Bahrain-Merida è sempre stato protagonista attaccando l’inglese sia in salita che in discesa, cedendo solo nelle tappe contro il tempo.
E’ stata anche la Vuelta di un altro azzurro, Matteo Trentin, che ha voluto lasciare il segno pure nella tappa conclusiva, calando il poker. Il 28enne trentino della Quick Step ha infatti vinto ben quattro tappe in questa edizione della corsa spagnola, cosa che a un italiano non riusciva dal 2014, ossia da quando Vincenzo Nibali centrò quattro successi al Tour. Una condizione perfetta quella di Trentin in vista del Mondiale in Norvegia, il cui percorso sembra adatto alle sue caratteristiche. Il ct azzurro Davide Cassani sta costruendo la formazione di cui Trentin farà sicuramente parte insieme a Viviani e Nibali.
Per pochi secondi il corridore trentino non è riuscito a strappare la maglia verde dalle spalle del leader Froome. Al contrario, il 26enne milanese Davide Villella si è portato a casa la maglia di miglior scalatore che mancava sulle spalle di un italiano da 56 anni.
Vuelta da dimenticare invece per Fabio Aru, classificatosi tredicesimo. In affanno fin dai chilometri iniziali, i rapporti tesi col team Astana non hanno certo giovato al sardo che al momento è l’unico big a ritrovarsi senza un contratto per il 2018: ancora non è arrivata infatti la firma con la Emirates di Beppe Saronni, annunciata per inizio agosto.
La passerella finale di Contador
Indiscusso protagonista della corsa spagnola è stato ovviamente il padrone di casa Alberto Contador che, proprio nella sua terra d'origine, ha deciso di concludere la sua carriera ciclistica. Dopo la tappa con arrivo sull’Angliru, anche nella passerella finale a Madrid gli occhi erano tutti per il campione madrileno che da oggi appenderà la bici al chiodo. Lo spagnolo, con il benestare del gruppo, ha sfilato in solitaria nel circuito per godersi l'affetto del pubblico. Un momento molto emozionante.
"Non so cosa dire – ha dichiarato Contador- per l'amore che mi hanno dato per le strade, anche fossi arrivato ultimo mi sarebbe piaciuto lo stesso esserci". “Ringrazio il gruppo – ha proseguito - per avermi regalato la possibilità di sfilare da solo a Madrid. Non è facile descrivere cosa provo, ho sempre detto che avevo tre sogni: diventare professionista, correre il Tour e vincerlo. Non mi ero accorto di avere un quarto sogno: lasciare il ciclismo in questa maniera. Posso solo dire un milione di grazie, finire una carriera così...”
Classifica generale
1 Chris Froome (Gbr) in 82h30'02”
2 Vincenzo Nibali (Ita) a 2’15”
3 Ilnur Zakarin (Rus) a 2’51”
4 Wilko Kelderman (Ned) a 3’15”
5 Alberto Contador (Esp) a 3’18”
6 Wouter Poels (Ned) a 6’59”
7 Michael Woods (Can) a 8’27”
8 Miguel Angel Lopez Moreno (Col) a 9’13”
9 Steven Kruijswijk (Ned) a 11’18”
10 Tejay Van Garderen (Usa) a 15’50”
13 Fabio Aru (Ita) a 21’41”
24 Franco Pellizotti (Ita) a 1h13’36”
27 Gianni Moscon (Ita) a 1h21’17”
[foto: quotidiano.net]
Antonella Sica