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Voucher non più a referendum. Camusso: "è un risultato importante"

ROMA, 19 APRILE – Il Senato ha approvato con 140 voti favorevoli, 49 contrari e 31 astenuti, il decreto che abolisce i voucher e ristabilisce la responsabilità solidale negli appalti, cioè una forma di garanzia per i diritti dei lavoratori.[MORE]

Il consenso è avvenuto senza effettuare alcuna modifiche al testo proposto dal governo. Il decreto, diventando legge, rende superflua la chiamata al referendum, che era stato programmato per il 28 maggio, per l’abolizione dei buoni lavoro.

Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, da piazza del Pantheon, ha affermato: "essendo il testo corrispondente al quesito referendario ci immaginiamo che la Corte di Cassazione applichi le norme che prevedono la possibilità di non svolgere il voto qualora l'intervento legislativo corrisponda ai quesiti proposti" e continuando “è un risultato importante, anche se questo non ferma la nostra iniziativa per riscrivere il diritto del lavoro. La nostra mobilitazione continua per la Carta dei diritti universali del lavoro”.

Per il segretario della Cgil questo risultato rappresenta un miglioramento della condizione dei lavoratori. Infatti, si è così espressa: “da lungo tempo non si cancellavano in Italia forme di precarietà. E possiamo dire che senza buoni-lavoro venduti in tabaccheria il Paese è un po’ meglio di quello dei giorni scorsi”. Ma ha ribadito, concludendo, "ovviamente l'ultima parola spetta alla Corte di Cassazione"

 

immagine da:  termometropolitico.it

Caterina Apicella