Volo Egyptair, il medico legale: "Ipotesi esplosione a bordo"
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IL CAIRO - Proseguono tra dichiarazioni e smentite, le indagini sulla tragedia dell'Airbus A320 dell'Egyptair precipitato nelle prime ore di giovedì 19 maggio nel mar Mediterraneo con 66 persone a bordo, inabissatosi nel mar Egeo, al largo di due isole greche, Kassos e Karpathos.
Nella giornata di martedì 24 maggio, secondo quanto appreso dai media, il medico legale egiziano del team investigativo che ha esaminato i resti umani trovati nel punto in cui l'aereo è caduto, ha dichiarato che il velivolo sarebbe precipitato a seguito di un'esplosione. In base alle dichiarazioni rese, il medico, che ha preferito mantenere l'anonimato, affermerebbe che l’esame autoptico condotto su "80 pezzi" dei quali "nessuna parte intera di un corpo, come un braccio o una testa", conduca alla sola conclusione "dell'esplosione a bordo”. [MORE]
Si infittisce nuovamente il mistero su quanto accaduto al volo, partito da Parigi e diretto al Cairo, inabissatosi poco prima dell’atterraggio in Egitto. Secondo l’agenzia Reuters, sui resti però "non sono state trovate tracce d’esplosivo". Per avere informazioni esaustive occorrerà recuperare le scatole nere. Le ricerche di tali dispositivi sono state affidate ad un sottomarino egiziano in grado di operare a tremila metri di profondità. La Francia avrebbe messo a disposizione il ricognitore "Jacoubet" capace di captare segnali di registratori di volo sommersi.
Luigi Cacciatori
Immagine da ibtimes.co.uk