Cronaca Nera
Viterbo, violenza sessuale su due minorenni: arrestato straniero di 29 anni
VITERBO, 2 GIUGNO – Un ventinovenne originario del Pakistan, regolare sul territorio italiano, è stato arrestato ieri a Viterbo con l’accusa di violenza sessuale aggravata. L’uomo avrebbe palpeggiato e violentato due bambine di undici e 13 anni.
Gli abusi sarebbero avvenuti nelle vie del centro storico di Viterbo all’inizio dello scorso mese, a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, il ventinovenne avrebbe avvicinato le giovani vittime nei pressi degli androni delle loro abitazioni. Stesso modus operandi: il fermato avrebbe prima fatto finta di essere alla ricerca di un appartamento in affitto e poi ha palpeggiato, ripetutamente, le ragazzine.
L’uomo è stato identificato grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e riconosciuto dalle due bambine, alle quali la Polizia ha mostrato reperti fotografici del sospettato. A far scattare la denuncia, i genitori delle giovani dopo che le vittime hanno raccontato le molestie subite. Nel primo caso, la minore stava tornando da scuola quando l’uomo l’ha avvicinata sotto l’androne del palazzo. Compiuta la prima violenza, il pakistano si è dileguato e poco dopo ha commesso un altro abuso ai danni dell’altra vittima.
L’uomo è arrivato in Italia nel 2017 e lavora in un’azienda agricola. Non avrebbe precedenti penali. Ora si trova nel carcere Mammagialla di Viterbo. Lo straniero era stato regolarizzato dal Tribunale di Firenze perché al giudice aveva dichiarato di essere omosessuale e quindi a rischio dell’incolumità nel suo Paese di origine. Sulla vicenda si è pronunciato anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale dall’account ufficiale della sua pagina Facebook ha scritto: “Il pachistano arrestato a Viterbo per aver violentato due bambine era in Italia grazie a un giudice di Firenze che gli aveva concesso la protezione in quanto omosessuale e dunque perseguitato nel suo Paese d’origine. Pazzesco”. Il vice premier ha poi proseguito, spiegando: “Capite che c’è qualcosa che non va? Io non mollo, io continuo a lottare per leggi che contrastino il business dell’immigrazione clandestina, ma se qualche magistrato vuole fare politica lasci la toga e si candidi”.
Luigi Cacciatori