Cronaca

Visita del Papa - Cappellacci, Sardegna sempre pronta ad accogliere ministro Kyenge

02 SETTEMBRE 2013 - "I sardi sono portatori di valori forti, che si tramandano di generazione in generazione. Tra questi sicuramente rientra quello dell'accoglienza, dell'ospitalità, del saper offrire un'amicizia che inizia da una sincera stretta di mano. Un'ospitalità che certo non avremmo negato al ministro Cecile Kyenge, nel caso fosse venuta a rappresentare il Governo centrale durante la visita di Papa Francesco a Cagliari". L'ha sottolineato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci.

"Nella nostra isola non può attecchire - ha aggiunto - alcuna concezione di stampo razzista e discriminatorio per due motivi: il primo é perché laddove é forte l'adesione a valori spirituali c'è poco spazio per concetti che si basino su aspetti materiali come il colore della pelle o la cittadinanza straniera; il secondo perché il nostro popolo ben conosce sia il fenomeno dell'emigrazione sia in un certo senso che cosa significhi subire una discriminazione. Peraltro ogni sentimento di ostilità sarebbe assolutamente in contrasto con lo spirito della visita di Papa Francesco, il cui messaggio spirituale va oltre le differenze, le barriere ideologiche e culturali. Inoltre nel corso della storia la Sardegna é stata crocevia di molteplici civiltà mediterranee. Per questi motivi siamo intolleranti verso l'intolleranza ed assumere atteggiamenti di carattere razzista, in altre parole, significherebbe tradire noi stessi e la nostra storia. La partecipazione del ministro alla visita del Papa sarebbe stata l'occasione per mostrare quella Sardegna solidale, aperta al mondo, capace, nonostante le difficoltà, di essere generosa. Generosa nelle situazioni straordinarie, come la Brigata Sassari e la nostra Rossella Urru, ma altrettanto altruista nel quotidiano. Anzi, la nostra isola intende essere promotrice e anticipatrice di politiche che vedano la sponda meridionale del Mediterraneo non più come un luogo di pericoli, dal quale mantenere le distanze, ma come un'opportunità culturale, sociale, economica e politica. I destini dei popoli del Mediterraneo si sono incrociati in passato e si incroceranno nuovamente in futuro.

Siamo chiamati a compiere scelte che vedano nei nostri confini un altro inizio e non un limite. É un'idea che rilanciamo, forti dell'esperienza maturata come autorità di gestione del programma ENPI e del ruolo assunto in seno alla Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime del Mediterraneo. Sarà mia cura - ha concluso il presidente Cappellacci - invitare il ministro nell'isola perché su questi temi é necessario avviare al più presto una collaborazione proficua sia con lei che con il ministro degli Esteri". [MORE]

Gianluca Teobaldo

[Fonte immagine: www.regione.sardegna.it]