Virus Chikungunya a Saint Martin, Caraibi. Rischio per i viaggiatori provenienti dall'UE
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LECCE, 16 DICEMBRE 2013 - È stata confermata tra gli autoctoni su Saint Martin, meta dei Caraibi nota ai turisti anche europei, la trasmissione del virus della chikungunya, malattia febbrile acuta virale, epidemica.
Nella valutazione rapida del rischio pubblicata dall’ECDC, l’Ente Europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie, viene analizzato il rischio per i casi legati ai viaggi in Europa continentale e l’improbabile trasmissione in futuro da casi importati nell'UE.
I primi casi di chikungunya trasmessa localmente sono stati trovati nella parte francese di Saint Martin, una piccola isola caraibica, divisa tra Francia e Paesi Bassi. [MORE]
Saint Martin è una popolare destinazione turistica per i residenti di EU. Poiché i viaggi verso tale destinazione aumentano durante le vacanze di Natale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la vigilanza deve essere mantenuta per i casi importati di chikungunya nell'UE, anche al fine di aumentare la consapevolezza tra i medici, gli operatori sanitari e le autorità di sicurezza del sangue. Non sono previste ulteriori trasmissioni locali da casi importati nell'UE, poiché le zanzare che trasmettono la chikungunya non sono attive durante la stagione invernale.
Il rischio di diffusione della malattia da Saint Martin ed altre isole nella regione caraibica è alto. La malattia è di fatto sconosciuta nei Caraibi, quindi le capacità di laboratorio per confermare i casi sospetti è limitata e deve essere rafforzata.
La prevenzione della chikungunya è attualmente basata sulla protezione contro le punture di zanzara, poiché l'esposizione alle zanzare infette è il principale rischio per sviluppare l'infezione. La Chikungunya è una malattia virale trasmessa dalle zanzare, in particolare dalla puntura delle zanzare Aedes, note anche come “zanzare tigre” che sono presenti anche in Europa.
Questa è la prima trasmissione documentata autoctona del virus chikungunya nelle Americhe. La Chikungunya, infatti, è endemica in alcune parti dell'Africa, Asia sud-orientale e del subcontinente indiano.
In Europa, ogni anno, sono identificati casi importati tra i turisti in diversi paesi, con 475 casi importati nei paesi dell’UE/SEE tra il 2008 – 2012.
La prima trasmissione autoctona all'interno di Europa continentale è stata segnalata dall'Emilia Romagna nel 2007, quando nei paesi di Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna (ambedue in provincia di Ravenna e presso il confine con la provincia di Forlì-Cesena) e Bordighera, furono accertati 130 casi, fra questi venne segnalato anche il decesso di un anziano.
Le prove di laboratorio dell’epoca permisero di stabilire con certezza che si era trattato di Chikungunya trasmessa da Aedes albopictus, volgarmente conosciuta come zanzara tigre. Responsabile della diffusione dell'infezione un immigrato indiano che in quel periodo si trovava nella zona dopo avere contratto la malattia nel suo paese natale. Tuttavia, il personale sanitario non esclude l'ipotesi che alcuni casi possano essersi diffusi per contagio interumano, in quanto un piccolo numero di contagiati aveva riferito di non avere subito (o quanto meno avvertito) punture della temibile zanzara.
Anche in Francia nel 2010 si segnalarono casi nel Dipartimento di Var.
(notizia segnalata da Giovanni D'Agata)