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ROMA - Ha chiesto perdono per gli errori commessi, il dolore inflitto al bimbo. Gino P. cerca comprensione, durante tutto il processo si è mostrato collaborativo e pentito dell'insano gesto compiuto. Dopo l'arresto del 10 Marzo, presso l'Istituto Bambini del mondo a Cinecittà, il gup Maria Luisa Tomasselli lo ha condannato a 7 anni di reclusione per le violenze reiterate nei confronti di un bimbo autistico presso la stessa scuola.
Il pubblico ministero Silvia Santucci aveva chiesto 8 anni, ma la collaborazione, il comportamento dell'imputato e il rimorso trapelato durante tutto il processo hanno convinto il giudice ad alleviare la pena. L'uomo chiede ora aiuto psicologico, non sapendosi spiegare il perchè degli insani gesti compiuti.
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Quando fu colto in flagranza di reato il 10 Marzo, erano ormai diversi mesi che le violenze si reiteravano. Dalle ricostruzioni, pare che l'uomo abbia iniziato ad abusare del bambino a dicembre 2015, quando l'uomo, vinta la fiducia degli insegnanti, conduceva il bambino fuori dall'aula e lo portava con sè in bagno, anche per diverse ore. Qui le violenze si sono ripetute per mesi. Nei momenti di lucidità, il bimbo chiedeva clemenza. "Faccio il bravo" gli diceva.
Ma le violenze non accennavano a fermarsi. L'uomo, incensurato e sposato, ora dovrà scontare la pena, cercando di curare le profonde ferite e mostrare che le parole espresse nel processo non fossero semplicemente di circostanza.
Leonardo Cristiano
immagine da: secolodiitalia.it
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