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Violato il sito delle Wada: americani dopati a Rio
BERGAMO , 13 SETTEMBRE 2016 - La notizia che sta girando in queste ore ha dello sconvolgente, se si dovesse rivelare fondata. Degli hacker, molto probabilmente russi, sarebbero entrati sul sito della Wada (l’agenzia mondiale dell’antidoping), diffondendo poi dei certificati medici di alcuni atleti americani in cui venivano giustificate anomalie emerse durante i test antidoping prima e durante le Olimpiadi di Rio. In poche parole, avrebbero utilizzato regolarmente sostanze illecite grazie a dei certificati medici che li autorizzavano per scopi terapeutici. [MORE]
Tra i vari nomi emersi, ce ne sarebbero alcuni molto pesanti per i quali si urlerebbe allo scandalo. In primis, quello delle due sorelle Williams del tennis. Serena e Venus avrebbero infatti richiesto tramite certificato, una determinata sostanza per uso terapeutico, rispettivamente nel 2014 e nel 2012.
L’altro nome caldo, anzi quasi bollente, è quello della ginnasta Simone Biles. La ginnasta vincitrice di quattro medaglie d’oro in Brasile, sarebbe risultata positiva al metilfenidato, in un controllo avvenuto l’11 agosto scorso, giorno in cui si è aggiudica la medaglia nell’all around. Lo stimolante però sarebbe stato assunto, anche in questo caso, grazie ad una prescrizione medica.
I Fancy Bears, così si fa chiamare il gruppo di hacker che ha diffuso la cosa, dice di star agendo a favore di uno sport più pulito. Quello che in realtà si pensa è che stia agendo per conto della Russia, e stia operando per sfavorire l’America, visto la denuncia di doping che questa aveva fatto nei confronti della Russia, proprio prima dell’inizio dei Giochi Olimpici e che aveva portato alla sospensione di alcuni atleti e dirigenti.
Per ora la Wada non ha fornito nessuna dichiarazione ufficiale in merito alla questione. C’è da scommettere però che il polverone non si dissolverà in una bolla di sapone e nei prossimi giorni ci saranno sicuramente sviluppi.