Vino, musica jazz al Tunnel Borbonico di Napoli con Mario Romano Quartieri Jazz in concerto
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NAPOLI, 2 GENNAIO 2015 – Come iniziare un 2015 a Napoli se non nel segno della musica? Mario Romano Quartieri Jazz torna a suonare in un luogo particolarmente suggestivo.Stiamo parlando del Tunnel Borbonico, le cui alte volte in numerose occasioni si sono dimostrate complici nell’amplificare il gioco di note e risonanze del neapolitan gipsi jazz.
L’evento vede collaborare un team di grandi eccellenze campane: il Tunnel Borbonico, pronto ad accogliere i visitatori disvelando le bellezze ipogee di uno dei tratti più suggestivi del patrimonio storico-artistico partenopeo. Le note di Mario Romano Quartieri Jazz che ammaliano come il canto della Sirena Partenope e la grande enogastronomia assicurata dall’azienda vitivinicola Montespina dei Fratelli Iovino, partner della serata.[MORE]
Sabato 3 gennaio 2015 alle ore 21.00 verrà intrapreso un itinerario tra “Il Vino, la Storia e Il Jazz… Partenopeo” al Tunnel Borbonico (ingresso: via Domenico Morelli, 40 vicino al Garage Morelli).Ad accompagnare questo percorso tra note e gusto, mentre si scende nei meandri della terra che raccontano delle nostre radici e fanno risuonare antiche risonanze interne, il sound di Mario Romano con la sua chitarra manouche, Gianluca Capurro alla classica e Ciro Imperato al basso.
Le note sono quelle di alcuni tra i brani più celebri, ormai divenuti familiari e cari alle orecchie ed all’anima dei più, tratti dal lavoro discografico ‘E strade cà portano a mare. Ed ancora la dolcezza di Cammen, la forza esplosiva di Vesuvia e la rabbia e la voglia di ribellione che connotano il sound de Le quattro giornate di Napoli. “Il sodalizio con Gianluca Capurro e Ciro Imperato – racconta Mario Romano – è nato anni fa.
Con Gianluca, infatti, ci conosciamo da molti anni, siamo cresciuti insieme nella scuola di musica ‘Musicisti Associati’ dove ora siamo noi ad insegnare chitarra ed anche questa è sicuramente una bella storia, di cui andiamo molto fieri. Con Ciro Imperato invece ci siamo conosciuti al Conservatorio di San Pietro a Majella, dove siamo stati compagni di classe nella sezione Jazz. Ho subito riconosciuto in lui, al di là dell’apparenza svagatezza, un grande talento e direi di aver vinto questa scommessa, visto che oggi è un musicista molto stimato da tutti gli addetti ai lavori e dal pubblico ovviamente”.
Un’ulteriore riprova che se si punta sul proprio talento, rimanendo fedeli alle proprie radici e nutrendole con orgoglio, ce la si può fare, nonostante gli ostacoli e le difficoltà che inevitabilmente si incontreranno sul cammino. Ad assicurare una serata perfetta nel suo sapiente mix di elementi un altro ingrediente: la grande enogastronomia di qualità e genuinità dei fratelli Iovino, titolari dell’azienda vitivinicola Montespina.Un menu da far inorgoglire le papille gustative e soddisfare lo stomaco più esigente: assaggi di bruschette ai fagioli, frittate di verdura , pizza al pomodoro . Il tutto accompagnato da un vino rosso rigorosamente dop: il Piedirosso del Gruccione.
Foto: Ufficio stampa Quartieri Jazz