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Vinitaly, Slow Food presenta "Montepulciano d'Abruzzo: un grande vino"

PESCARA, 9 APRILE 2013 – Come già anticipato nel Words of Wine, è stato presentato ieri, al Vinitaly di Verona, il volume promosso da Slow Food, in collaborazione con Carlo Petrini, che elogia le qualità del grande vino d’Abruzzo, il Montepulciano; non a caso, infatti, l’opera si chiama Montepulciano d’Abruzzo: un grande vino.

La presentazione del libro è stata aperta da Renato Mannheim, che già al Words of Wine aveva esposto le sue ricerche sul vino, e che questa volta ha esordito affermando ‹‹lasciate liberi i viticoltori di migliorare la qualità di un vino che conquista sempre più italiani e che in un anno, grazie alla campagna portata avanti dai Consorzi di tutela abruzzesi, ha incrementato ancor più la sua qualità e le sua diffusione e il suo potenziale di crescita››; le parole di Manneheim si sono direttamente propagate anche al direttore editoriale, Marco Bolasco, che ha elogiato non solo il vino, ma anche l’Abruzzo definendolo come il territorio che ‹‹custodisce in maniera naturale una grande biodiversità e la biodiversità è quella ricchezza che rende unico un prodotto››. [MORE]

Il suo elogio al territorio non è casuale, infatti, il volume, come viene spiegato da Fabio Giavedoni, prenderà in esame il vino in questione, ma non solo in base ad una descrizione tecnica e scientifica delle caratteristiche, quanto promuovendo la zona in cui viene prodotto: infatti, l’intera regione sarà divisa in cinque macroaree, che vanno dal Tronto a Vasto, interessando la storia, la cultura, la tradizione gastronomica e presentando anche delle testimonianze di cuochi che lavorano in Abruzzo o abruzzesi che lavorano all’estero, dedicando a ciascuna area un capitolo.

Il presidente del Consorzio dei Vini d'Abruzzo, Tonino Verna, e quello delle Colline Teramane, Alessandro Nicodemi, si sono mostrati molto entusiasti del valore che Slow Food ha dato al vino di produzione abruzzese; quanto alla scelta di questo volume e alla sua suddivisione, è ancora Bolasco a pronunciarsi affermando che il vino è capace di trasmettere i valori attraverso le storie di vita, di lavoro e di territorio.

Erica Benedettelli

[immagine da www.rete8.it]