Politica

Vincenzo Febbe: Catanzaro manifesto selvaggio

Catanzaro, 05 aprile 2011 - Più si entra nel vivo della Campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale e l’elezione del nuovo Sindaco di Catanzaro e più ci si avvicina, al cosiddetto manifesto selvaggio.
A prescindere dalle norme e regolamenti comunali che pongono oneri e doveri a chi affigge i classici manifesti, è desiderio comune, che tutti i candidati manifestassero questa sensibilità verso un decoro della città che, come ho potuto notare, è nei discorsi e nei programmi di quasi tutti gli aspiranti sindaci e consiglieri.[MORE]
Evitiamo che la città venga imbrattata dai nostri faccioni. Stabiliamo un fair play elettorale con il quale diciamo no alle affissioni selvagge.

Esistono delle regole precise sulle affissioni che devono essere rispettate. E’ giusto che i candidati usino lo strumento dei manifesti per informare la città della propria candidatura, delle loro idee e dei loro programmi, ma è altrettanto giusto che la città non sia in balia della smania di farsi vedere.

Come, in ogni campagna elettorale, tutte le superfici diventano buone per affiggere manifesti a dispetto di normative rigide che ci sono sulla materia. Questa volta facciamo in modo di dimostrare alla città il nostro grado di civiltà, evitando di ripetere gli errori del passato. I presupposti affinché ciò avvenga ci sono tutti. Per questa ragione, a due settimane dalla presentazione delle liste, invito tutti i candidati a sottoscrivere un patto ideologico con il quale ci si impegna a rispettare gli spazi elettorali e a non fare il gioco degli speculatori sulle affissioni sfrenate. Sarebbe un atto concreto per far vincere la città.

Auspico infine che i Catanzaresi scelgano i propri rappresentanti nel Consiglio Comunale anche attraverso una serena valutazione di questi comportamenti. Catanzaro è una città civile: dimostriamolo tutti insieme.