Politica

Villa Pangea, "Il nuovo contenzioso perso dal comune si ripercuoterà sulla tasche dei catanzaresi"

“Alla fine, a pagare, sono sempre i cittadini. E lo fanno per gli errori di una politica che, probabilmente, non ha ancora chiaro lo stato di crisi che attraversiamo pur chiedendo alla gente grandi sacrifici. Il nuovo caso di contenzioso perso dal Comune di Catanzaro, quello relativo all’affaire Villa Pangea, è l’ulteriore testimonianza di una gestione che nulla ha a che vedere con quella di una un’amministrazione saggia.[MORE] Con quella che avrebbe dovuto mettere in pratica tutte le attenzioni del buon padre di famiglia per evitare costi inutili che si ripercuoteranno, senza dubbio, sulle tasche dei catanzaresi. Il mio non è un giudizio diretto soltanto a chi oggi sta nelle stanze che contano di palazzo De Nobili.

E’ più in generale una considerazione che riguarda tutto il mondo politico, dei tecnici e dei dirigenti. Che nella vicenda specifica hanno recitato un ruolo decisamente negativo. Il caso di Villa Pangea era chiaro sin dall’inizio: le ditte che avevano vinto la gara, spendendo soldi ed energie per la progettazione, non potevano che rivolgersi al Tribunale per tutelare i propri legittimi diritti contro un Comune, all’epoca retto dal centrodestra, che non aveva acquisito per tempo il parere della Soprintendenza. Parere negativo perché in quell’area c’era da tutelare un esempio di archeologia industriale.

Detto questo, l’attuale esecutivo avrebbe potuto trovare un punto d’accordo con le ditte in questione, non trovato per l’opposizione intransigente di qualche forza politica di maggioranza. Invece si è arrivati a un solo risultato: le casse comunali, già collassate da manovre finanziarie particolarmente severe con gli enti locali, dovranno sopportare un ulteriore salasso. Che, mi auguro, in qualche modo possa essere accollato ai veri “protagonisti”di quanto successo.

Del resto il Consiglio di Stato ha disposto il passaggio dell’incartamento alla procura regionale per la Calabria della Corte dei Conti, che farà gli opportuni accertamenti. Così scopriremo se qualche dirigente in voga sia con l’amministrazione Abramo che, prima del pensionamento, con quella Olivo, risulterà responsabile di una condotta illegittima. Nell’attesa, il timore è che questo nuovo esborso economico lo dovranno sopportare i contribuenti o direttamente, con l’aumento dei tributi, o indirettamente, con la diminuzione dei servizi. E questo non sarebbe certo sopportabile”.

Dichiarazioni dei consiglieri comunali
Antonio Corsi e Sergio Costanzo