Cronaca

VII Anniversario della scomparsa di Suor Lucia di Fatima

 13 FEBBRAIO 2012 – Per tutti i cristiani (e non solo) la giornata di oggi rappresenta un momento importante nella storia della fede: sette anni fa venne a mancare l’ultima custode dei famosi segreti di Fatima, Suor Lucia dos Santos. All’epoca della prima apparizione aveva appena dieci anni, nata nel 1907 ad Aljustrel, nella diocesi di Fatima, era una povera pastorella analfabeta, che in seguito alle miracolose rivelazioni decise di prendere i voti con il nome di Maria Lucia dell’Addolorata a Tui in Spagna, prima provvisoriamente e poi definitivamente nel 1934. Si trasferì quindi a Coimbra dove entrò nel Carmelo di Santa Teresa di Gesù con il nome di suor Maria Lucia del Cuore Immacolato. Morì il 13 febbraio del 2005, e nel 2008 fu aperto il processo di beatificazione per decreto del Vaticano. Le celebri apparizioni della Madonna ai tre pastorelli è una storia che affascina e che allo stesso tempo rende l’uomo, anche il più scettico, incapace di dare spiegazioni scientifiche davanti ad avvenimenti così straordinari. [MORE]

Gli altri due bambini presenti alla comparsa dell’angelo nel 1915 erano cugini di Lucia, due fratellini, Francisco e Jacinta Marto rispettivamente di nove e sette anni, anche loro badavano al gregge come la cugina. Entrambi morirono in giovane età, lui a undici anni in seguito all’epidemia spagnola del 1918, la sorella all’età di dieci anni dopo una lunga e dolorosa malattia. Ma le manifestazioni angeliche iniziarono, per la verità,un giorno in cui Lucia dos Santos si trovava con due compagne e vide una figura “simile a una statua di neve”, però spaventata fuggì e non raccontò nulla alla sua famiglia. Decise anche di cambiare il luogo per il pascolo, in modo da evitare nuovamente un’incontro di quel genere, ma la figura si presentò ancora, lei lo descrisse come un giovane fra i quattordici e i quindici anni, trasparente come se fosse di cristallo: un angelo.
Dopo alcuni mesi iniziarono le apparizioni della Madonna, dal 13 maggio del 1917, che disse loro di recarsi il giorno tredici di tutti i mesi successivi nei pascoli di “Cova d’Iria”, raccomandando anche di pregare affinché la Prima Guerra Mondiale cessasse. Quando la bambina raccontò finalmente questa esperienza sopranaturale la madre non le credette, anzi la rimproverò per le menzogne che andava dicendo. Durante le successive apparizioni sempre più persone accompagnavano i bambini sul luogo indicato dalla Madonna, il 13 luglio erano presenti 5000 persone, e fu il giorno in cui il primo segreto di Fatima fu rivelato: l’inferno. Fu la visione di un momento, ai bambini fu mostrato un mare di fuoco, demoni e anime che fluttuavano tra le fiamme, spaventose creature come animali sconosciuti.
In tutti i messaggi la Vergine raccomandava ai bambini di dire al mondo intero di pentirsi per i peccati commessi, e il secondo segreto è connesso alla devozione dell’umanità “al Cuore Immacolato”, da questo sarebbe dipesa la salvezza di molte anime, la Madre di Dio chiedeva la conversione della Russia, altrimenti Dio avrebbe “castigato il mondo per i suoi crimini”, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Il secondo segreto viene identificato dalla suora con la Seconda Guerra Mondiale, la persecuzione degli ebrei come la persecuzione del popolo di Dio, la stirpe da cui proviene Gesù Cristo, la Madonna e gli Apostoli. Anche un’altra profezia di Lucia bambina si sarebbe avverata, ovvero quando la madre le impedì di recarsi sul luogo delle rivelazioni, lei rivelò che i cugini sarebbero morti giovani e così infatti accadde.
Il terzo segreto è quello che ha destato più curiosità fra tutti, rivelato solo nel 2000 per volere di papa Giovanni Paolo II, venne scritto in una lettera da Suor Lucia al Vescovo di Leiria nel 1944, ma il plico non avrebbe dovuto essere aperto prima del 1960. La rivelazione parla di un angelo con in mano una spada di fuoco, e del Santo Padre accompagnato da vescovi, religiosi e religiose mentre salgono una montagna ripida in cima alla quale c’era una croce, lì tutte queste figure religiose verrebbero uccise da un gruppo di soldati. L’ultimo segreto fu interpretato dall’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina e la Fede Joseph Ratzinger come penitenza e sacrificio dei martiri della Chiesa. Mentre i primi due segreti sarebbero stati abbastanza chiari e decifrabili, il terzo è l’unico a non avere ancora una spiegazione comprensibile, molti ritengono che non tutto il segreto sia stato rivelato. È certo che la lettera resa nota qualche giorno fa, scritta dal Cardinale Castillon Hoyos, abbia suscitato molto clamore nel rivelare un probabile complotto contro Papa Benedetto XVI e la sua morte entro novembre di quest’anno, ma la Santa Sede si è dissociata dalla rivelazione.

Giulia Cancedda

(fonte foto: fidesetforma.blogspot.com)