Economia

Vigili del Fuoco: Conapo a Cancellieri, soluzione per assunzioni a costo zero

ROMA, 10 DICEMBRE 2012 –- “Utilizzare subito, attraverso un decreto urgente, gli stanziamenti di spesa già accantonati per le retribuzioni del 2013 del personale precario, cosi da assumere un maggiore numero di vigili del fuoco senza gravare di un centesimo sulle finanze dello stato”.

E’ quanto chiede il CONAPO, sindacato autonomo dei vigili del fuoco, in una nota inviata al ministro dell’interno Cancellieri, a proposito delle assunzioni nei vigili del fuoco, già drasticamente tagliate dalla spending review.

Spiega Antonio Brizzi, leader del sindacato che “i cittadini devono sapere che ogni giorno il ministero dell’interno arruola e retribuisce circa 3800 vigili del fuoco precari per un costo di oltre 100 milioni di euro all’anno, per sopperire alle carenze di organico dei vigili del fuoco. La retribuzione di tale personale è la medesima del personale in servizio permanente effettivo, pertanto chiunque è in grado di valutare che, con le medesime somme, ovvero a costo zero per i cittadini, lo stato potrebbe assumere definitivamente oltre 3000 vigili del fuoco, risolvere il problema degli organici, meglio professionalizzare il corpo e cosi dare maggior sicurezza al paese sempre più flagellato dalle calamità, senza contare poi la ricaduta occupazionale che non è poca cosa di questi tempi”.[MORE]

“Mi meraviglio di questi governanti – continua Brizzi – che continuano a sperperare soldi in questo modo ricorrendo ad un precariato inutile, a rotazione, che non può, in un settore cosi peculiare e delicato, assicurare professionalità ed efficienza, nonostante la buona volontà dei singoli”.

Il sindacato CONAPO ha chiesto al ministro dell’interno di garantire l’assunzione degli idonei del concorso pubblico a 814 posti da vigile del fuoco mediante il turnover per il rimpiazzo dei pensionamenti e di destinare alla stabilizzazione del personale precario che sia in possesso dei dovuti requisiti di efficienza psicofisica, i fondi già esistenti per il pagamento delle retribuzioni a tempo determinato.

“Contestiamo duramente – conclude Brizzi - la decisione di ridurre ulteriormente della metà le prossime assunzioni dal concorso pubblico senza finanziare appositamente la stabilizzazione dei precari, l’ennesimo sgambetto di un ministero disattento e che da decenni spende inutilmente soldi in un precariato fisso e continuativo invece di assumere a parità di spesa pubblica. ”