Politica

Videosorveglianza israeliana chiodo fisso di Abramo

CATANZARO, 31 GENNAIO 2015 - A quanto pare, la videosorveglianza israeliana e' rimasta un chiodo fisso per
il sindaco Abramo che non perde occasione per rilanciare l'operazione milionaria. E pero', rammentiamo, a chi lo avesse dimenticato, che quell'inutile e abnorme progetto di videosorveglianza, attribuito, senza gara e direttamente, ad una società israeliana, prevedeva una spesa di oltre 23 milioni di euro pubblici. [MORE]

A quell'operazione, noi, insieme a numerose associazioni catanzaresi, ci siamo opposti, portando quell'inutile megaprogetto, anche, per il tramite di un esposto, all'attenzione della Procura della Repubblica, affinché su quello stratosferico sperpero di denaro pubblico si facesse luce. Solo dopo ciò, Abramo ha archiviato l'operazione che non solo comportava l'utilizzo di fondi pubblici per ben 23 milioni di euro, ma pretendeva di sottoporre l'intera citta e l'intera comunità ed ogni quartiere ed ogni cittadino costantemente e regolarmente al controllo di telecamere israeliane in violazione di diritti e libertà fondamentali e primari.

Posto ciò, al fine di sgombrare il campo da ogni strumentale dubbio che Abramo regolarmente e volutamente adombra, vi è che ne' noi ne' le altre associazoni, che abbiamo contrastato il milionario progetto israeliano, siamo preventivamente e pregiudizialmente contrari alla videosorveglianza purche' si tratti di un progetto ragionevole e congruo, rispetto alle modeste esigenze di sicurezza della nostra città, riguardi solo le parti e i quartieri della città in cui effettivamente vi siano costanti e quotidiani problemi di sicurezza, non determini l'esborso della stratosferica somma di 23 milioni di euro e l'incarico sia attribuito non direttamente ma secondo le regole dell'evidenza pubblica.

Del resto, come potrebbe giustificarsi dinanzi alla disperazione che affligge quotidianamente i nostri concittadini l'esborso di ben 23 milioni di euro per un progetto abnorme e sproporzionato e illogico? Resta, in ogni caso, fermo, il fatto che il sindaco Abramo oltre che lanciare comunicati sulla questione sicurezza che, in tutta onestà, deve essere riportata alla giusta dimensione, farebbe bene a dare un'impronta alla sua ultima e incolore gestione che, ad oggi, non vi è, occupandosi di arginare il continuo declino che sta attraversando il capoluogo e desertificando Catanzaro, ponendo in essere, tempestivamente e senza ulteriori perdite di tempo, atti e
iniziative diretti a ripopolare e a vivacizzare una città che appare essere divenuta, soprattutto da tre anni a questa parte, un anonimo e periferico e trascurato luogo dormitorio.

Fonte (Il direttivo del Pungolo per Catanzaro
Pres. Avv. Francesco Pitaro)