Economia

Via libera della Ue alla flessibilità, ma si chiede uno sforzo sui conti

 BRUXELLES - Per l'Italia si profila un sconto di circa 14 miliardi di euro da parte dell’Unione europea: sul totale di deficit e debito nel 2016 non verranno considerate spese per lo 0,85% del Pil. [MORE]

Nella lettera inviata martedì 17 maggio al ministro dell'Economia, i commissari Dombrovskis e Moscovici raccomandano al collegio dei commissari Ue di concedere all'Italia la flessibilità sui conti pubblici. In cambio Roma si impegna con uno sforzo per sanare i conti pubblici nel 2017, per un valore di circa tre miliardi di euro, pari allo pari a 0,15%-0,2% del Pil.

Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan rassicura Bruxelles: "Sono fiducioso che una deviazione significativa sarà evitata". Padoan ribadisce "l'impegno, compreso lo sforzo pianificato, preso dal Governo italiano nel recente programma di stabilità che si rifletterà nella legge di stabilità, per rispettare sostanzialmente le regole di bilancio 2017".

Ad annunciare la notizia è stato questa mattina lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi: "Quella sulla flessibilità è una battaglia vinta. Oggi l'Europa ci riconosce un ulteriore elemento di flessibilità. È ancora meno di quello che avrei voluto anche se è un accordo significativo e importante. Non è la soluzione di tutti i mali ma è l'affermazione di un principio".