Politica

Via libera dalla Giunta Regionale all'Unione dei Comuni dell'Alta Anaunia

TRENTO, 22 OTTOBRE 2013 - Quest'oggi sul sito Regionale del Trentino Alto-Adige è stato divulgato il seguente comunicato. Ci vorrà ancora qualche anno, ma il primo passo è stato compiuto. I comuni di Cavareno, Malosco, Romeno, Ronzone e Sarnonico si avviano verso la fusione. La Giunta regionale ha oggi ammesso al finanziamento previsto dalle normative regionali il progetto relativo all’Unione dei comuni dell’Alta Anaunia che si sono impegnati, con delibera adottata dai propri consigli comunali, ad arrivare alla fusione nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il 2017. Il via libera al finanziamento della Regione, che concede contributi destinati alla parziale copertura degli oneri di gestione sostenuti dalle unioni di comuni, è arrivato dopo il parere favorevole della Giunta provinciale e del Consiglio delle Autonomie locali, che avevano posto come condizione il raggiungimento dell’obiettivo della fusione.

Le 5 amministrazioni si sono inoltre impegnate a fare in modo che il processo di riorganizzazione dei Comuni attraverso l'Unione debba essere conforme al quadro giuridico riferito alle Comunità di Valle e che, una volta ultimato, non porti ad un incremento dei costi correnti delle amministrazioni interessate. Nelle prossime settimane comincerà un confronto con la Comunità della Val di Non al fine di individuare lefunzioni, i compiti e le attività comunali destinate alla riorganizzazione di competenza della Comunità ed escluse pertanto dal trasferimento all’Unione. La parola finale sulla fusione spetterà ovviamente alla popolazione dei 5 comuni che per mantenere l’impegno alla fusione entro il 2017 dovranno tenere il referendum consultivo nella primavera di quell’anno e richiederne l’indizione entro la fine del 2016.

Nella stessa seduta, la Giunta regionale ha preso atto di altri due progetti di fusione comunale: quello fra i comuni di Dorsino e San Lorenzo in Banale e quello fra i comuni di Bersone, Daone e Praso. In questo caso, essendo due progetti di fusione diretta, che non prevedono la preventiva costituzione di una “Unione”, non si è resa necessaria l’acquisizione, da parte della Giunta regionale, dell’intesa tra la Giunta provinciale di Trento e il Consiglio delle Autonomie locali. Ai comuni interessati saranno erogati i contributi regionali previsti per le fusioni anticipate delle Unioni di comuni.

Fonte Regione Trentino Alto-Adige [MORE]