Estero
Via al Gdpr, il regolamento Ue sul trattamento e circolazione dei dati personali
ROMA, 25 MAGGIO – Oggi è entrato in vigore il regolamento Ue 2016/679 relativo alla protezione dei dati personali. Il Gdpr (General Data Protection Regulation) stabilisce il trattamento e la libera circolazione dei dati e dovrà essere applicato anche dai siti americani più importanti, tra cui Google e Facebook. Tale regolamento risponde all’esigenza della protezione dei dati personali in seguito a violazioni e utilizzo improprio degli stessi, soprattutto dopo lo scandalo di Cambridge Analytica.
Il regolamento impone alle aziende di informare in modo chiaro gli utenti sulle informazioni che verranno raccolte e il modo in cui verranno usate, impone sanzioni pesanti in caso di violazione della privacy e regolamenta anche il diritto all'oblio. Le multe possono arrivare anche a un massimo di 20 milioni di euro per inadempimento o anche al 4% del fatturato. Molti siti americani sono diventati irraggiungibili in seguito all’applicabilità del Gdpr, tra cui il New York Daily News, il Chicago Tribune, il Los Angeles Times. Tra le novità deve essere sempre chiesto il consenso per la raccolta e il trattamento dei dati in modo comprensibile, non devono essere chieste più informazioni del necessario, aziende o pubbliche amministrazioni sono tenute a fornire a chi li richiede i dati in loro possesso, viene assicurata la portabilità dei dati mentre si applica il diritto all'oblio e si possono chiedere revoche, correzioni e risarcimenti. [MORE]
Anche se le nuove regole sono immediatamente applicabili, circa otto Paesi Ue sono molto in ritardo nell'aggiornamento della legislazione nazionale. Tra questi il Belgio e l’Ucraina, mentre l’Italia è in leggero ritardo, essendo il decreto che applicherebbe le disposizioni europee ancora in fase di costruzione da parte del Consiglio dei Ministri. "Continueremo il nostro lavoro con gli stati membri e monitoreremo da vicino l’applicazione del regolamento" sulla privacy nei 28, e "prenderemo azioni appropriate se necessario, incluso il ricorso a procedure d’infrazione". Così informa la commissaria Ue alla giustizia Jourova riguardo all’entrata in vigore della stretta sulla privacy, dopo che solo circa una metà degli stati è pronta all'appuntamento. "Queste regole impediranno il ripetersi di casi come quello di Cambridge Analytica", ha sottolineato il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani.
Federico De Simone
Fonte immagine: hospitalitynet