Cronaca

Vesuvio, vulcanologo Nakada: "Erutterà, è sicuro. Gli italiani devono discuterne"

NAPOLI, 6 SETTEMBRE 2013 - Perentorie le parole del più importante vulcanologo giapponese Nakada Setsuya, a margine della XII conferenza mondiale dei geoparchi di Ascea, nel Cilento: "”Il Vesuvio erutterà, è sicuro perché è un vulcano attivo, anche se non si può prevedere quando". 

Il professore di geologia della Tokyo University ha fatto sapere anche che sarebbe importante l'informazione in merito, in modo da poter essere pronti ad ogni evento: "Gli italiani farebbero meglio a parlarne e a prepararsi, così da avere un piano per gestire la situazione". Il problema principale è proprio l'impossibilità di prevedere tali fenomeni, e sebbene Nakada abbia spiegato che esistono dei "segnali" che possono far percepire l'avvicinarsi di una eventuale eruzione (sbuffi e eventuali rigonfiamenti del terreno), a volte questi si verificano solo poche ore prima della catastrofe. 

Indispensabile, dunque, è un piano d'emergenza che guardi a tutti i comuni "a rischio" ubicati alle pendici del Vesuvio. E sono tanti. Solo due mesi fa la Regione Campania ha ufficialmente ampliato i confini della cosiddetta "zona rossa", e da mezzo milione è passato a 700mila il numero di persone da evacuare in caso eruzione.

Preoccupati i Verdi ecologisti, ed il responsabile regionale Francesco Emilio Borrelli, già assessore alla provincia della Protezione civile, dichiara: "Tutto il mondo è preoccupato e lancia allarmi per i vulcani del napoletano. Solo la Protezione Civile nazionale continua a dormire sogni beati rinviando di anno in anno il piano dei Campi Flegrei e non aggiornando quello del Vesuvio. I vertici della Protezione Civile puntano tutto sulla fortuna augurandosi che durante il loro mandato non avvenga nulla per scaricare ai successori eventuali disastri e gestioni delle emergenze. Una condotta a nostro avviso scellerata che pagheranno sicuramente le popolazioni del vesuviano e dei Campi Flegrei. Semplicemente non sappiamo a quale generazione toccherà il conto per l' inadeguatezza dello Stato centrale, il disinteressamento di gran parte delle amministrazioni locali e la follia dell' edificazione selvaggia e abusivismo edilizio su un territorio tanto pericoloso. È utile segnalare che la Protezione Civile nazionale ha annunciato 4 volte di aver terminato i lavori per il piano di evacuazione dei Campi Flegrei che però non è stato mai reso noto. Sull' aggiornamento del piano del Vesuvio invece tutto tace".

(Foto dal sito napolitoday.it)

Katia Portovenero[MORE]