Cronaca

Dichiarazioni Vescovo Locri, su Santuario Polsi

REGGIO CALABRIA, 2 SETTEMBRE - "Sono in molti a riconoscere che sono a rischio i fondamenti della nostra democrazia, quando non si dà più valore ai principi dell'etica pubblica: urge ravvivare il senso di responsabilità in ciascuno, specie quando si rivestono cariche pubbliche ed istituzionali". Lo ha detto il vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva, nel corso della sua omelia in occasione della festa della Madonna della Montagna. "La gente - ha aggiunto - si attende un maggiore impegno nella lotta alla corruzione. La società corre seri pericoli quando ci si lascia ammaliare dalla corruzione. C'è inconciliabilità tra politica e corruzione. La politica è realizzazione del bene comune, interesse per la vita del cittadino, per la cura del creato e dell'ambiente. La corruzione, al contrario, cerca il proprio interesse, sfrutta l'ambiente, uccide la comunità ed il bene comune. Insomma, nega la ragione stessa della politica e della società. Teniamo presente che come la fede ha bisogno di esprimersi nella carità e nell'amore, la politica deve sempre esprimersi nell'affermazione del bene comune, nell'attenzione agli ultimi ed ai più bisognosi. La mala politica insieme alla corruzione ed alla burocrazia, uccidono non meno delle mafie, ne sono un male non meno dannoso. Oggi occorre che coloro che intendono fare buona politica nell'interesse della comunità devono fare un'alleanza tra loro". 

La società civile - ha detto ancora mons. Oliva - ha tutto l'interesse che sia questo e che ci si adoperi sempre più nell'affermare e tutelare questa identità. Le nostre comunità, l'intera società ha bisogno di luoghi, ove poter riscoprire i valori alti della pace, della solidarietà e del perdono. Essi sono polmoni di spiritualità, di cui tutti e l'intera società abbiamo bisogno". "Quanto vorrei - ha aggiunto il Vescovo di Locri - che Polsi divenisse simbolo del riscatto morale della nostra gente, che non accetta più di restare al di fuori delle agende politiche. E' nelle attese di tutti poter arrivare al Santuario di Polsi da ogni dove, sani e malati, giovani ed anziani. Si deve poter venire qui senza rischiare la vita. Una nuova strada, più sicura e percorribile, è il simbolo del riscatto di Polsi. A riguardo possiamo dire, come annunciato lo scorso anno, che siamo sulla buona strada. C'è un finanziamento, c'è una volontà politica. Ma occorre passare dalle parole ai fatti. Vigiliamo perché non accada, come talvolta è accaduto, che i finanziamenti stanziati, vadano distratti, sperperati, mal spesi, senza giungere alla conclusione dell'opera. Presteremo la massima attenzione. La realizzazione dell'opera nei tempi giusti significherà la vittoria della buona amministrazione sulle forze disgregatrici, criminali e mafiose". "Perdona, Signore - ha concluso il presule - quanti hanno profanato questo santuario, rinsaldando vincoli di complicità criminali. Perdona quanti non sono venuti qui per pregare. Perdona quanti hanno strumentalizzato questo luogo sacro, quanti si sono serviti dell'immagine di Maria senza amarla veramente".