Politica
Vertice Ue, Federica Mogherini probabile rappresentante UE
BRUXELLES-16 LUGLIO 2014- Il ministro degli Esteri Federica Mogherini potrebbe diventare il nuoco capo della politica estera europea.(vedi www.infooggi.it/articolo/leuroparlamento-nomina-nelli-feroci-come-commissario-allindustria/68308/ ) Sul suo nome circolano molte voci e, nei corridoi del palazzo, diventano più frequenti.[MORE]
Alla danese Helle Thorning Schmidt, in quota PPE, potrebbe toccare la carica di presidente della Commissione Europea. Così ha detto il capogruppo S&D Gianni Pittella, secondo il quale al Ppe andrebbe la presidenza dell'Eurogruppo e la presidenza della Commissione. Il tutto in una logica di equilibrio politico dato che PPE e PSE al Parlamento Europeo sono equivalenti. Il fatto che la danese non appartenga alla zona Euro, non è un problema per Pittella perché Schmidt ha esperienza e competenza.
Sul nome del responsabile della Farnesina c’era il veto dei Paesi dell’ex Patto di Varsavia, ai quali non è piaciuto molto l’atteggiamento morbido della Mogherini verso la Russia nella crisi in Ucraina. Ma per il ministro dell’interno Angelino Alfano non c’è stato nessun veto.
Il vertice è iniziato con 2 ore di ritardo, per trovare la quadratura sulle nomine nei numerosi incontri riguardanti le nomine. Accade ad ogni latitudine: si vanno i vertici prima del vertice. Alcuni nomi ci sono già, ma altrettanti sono i nodi da sciogliere. Bisogna scegliere il presidente del Consiglio UE, l'alto rappresentante della politica estera e il presidente dell'eurogruppo.
Per Martin Schulz, presidente dell’europarlamento, Federica Mogherini ha ancora "molte chance". Quello che Berlusconi definì Kapò ritiene che il nostro ministro degli Esteri sia un eccellente candidato e non pensa che sia troppo giovane.
di diverso avviso è il premier finlandese Alexander Stubb, che pensa che la Mogherini sia molto brava e competente, anche se c'è molta gente brava e competente per la posizione di Alto Rappresentante. Per Stubb bisogna trovare il giusto equilibrio tra grandi e piccoli paesi, tra nord e sud, tra vecchi e nuovi paesi, tra paesi dell'euro e non.
Taavi Roivas, primo ministro estone, vorrebbe un candidato d’esperienza, che capisca bene la situazione politca dell’Europa.
Angelino Alfano, vice premier e ministro dell’Interno Italiano, come scritto, non accetta nessun tipo di veto sull’Italia, poiché ritiene che il nostro Paese sia in grado di guidare la politica estera europea.
Il premier lussemburghese Xavier Bettel spera che tutti i 28 Paesi si identifichino nella scelta. Più che il candidato ideale, per il premier lussemburghese serve il migliore alla carica.
Se i politici hanno qualche riserva, il Wall Street Journal è più drastico e dà un giudizio tranchant sul rsposnsabile della Farnesina. Sohrab Ahmari nel suo editoriale sul WSJ scrive che tale nomina non sarebbe molto benvenuta. Sul suo blog, il ministro italiano ha scritto che ama i viaggi. Il che denota un’apertura mentale, senza dubbio meritevole per un diplomatico. Però alla guida della politica estera europea serve una leadership ferma e la Mogherini, secondo il WSJ, è una scelta problematica.
Dopo l’elezione di Jean-Claude Juncker alla guida della Commissione, lci si sposta a Bruxelles per decidere i nomi sulle poltrone più importanti. Intanto si dovrà discutere della drammatica situazione nel vicino Oriente e di probabili nuove sanzioni contro la Russia, contro la quale la Mogherini è ritenuta troppo debole.
Il premier Renzi, forte della presidenza del semestre europeo, dovrà farsi valere, anche sulla scorta di quel 40% ottenuto alla tornata elettorale che, complice il disastro di socialisti francesi e spagnoli, modifica gli equilibri interni ai progressisti europei.
Giovanni Dimita