Politica
Vertice Italia-Francia, Macron a Gentiloni: "Vinciamo insieme"
LIONE, 28 SETTEMBRE - Erano numerose e complesse le questioni sul tavolo dell’annuale vertice italo-francese di Lione, il trentaquattresimo della storia e il primo tra il presidente Emmanuel Macron e il premier Paolo Gentiloni. La più spinosa era senza dubbio quella del contenzioso tra Fincantieri e il gruppo Stx, risolta con un accordo che i due leader hanno definito molto soddisfacente per entrambi. Intesa e non battaglia, dunque, come si evince dalle parole del capo di Stato francese: “L’Europa ha perso troppo tempo in guerre civili, economiche e commerciali tra i suoi membri, guerre che devono finire per potersi proiettare con forza sul mercato mondiale”. [MORE]
Sul tavolo anche la necessità di tracciare una nuova rotta tra Roma e Parigi, dopo le elezioni in Germania e all’indomani del discorso sulla rifondazione dell’Europa pronunciato da Macron nel grande anfiteatro della Sorbona. Un discorso che Gentiloni ha così commentato: “Le ambizioni europeiste del presidente francese vanno condivise pienamente, perché in futuro non avremo altre occasioni per portarle avanti. E questo è il momento ideale: in molti Paesi abbiamo sconfitto le forze anti-europeiste, abbiamo retto piuttosto bene all’uscita della Gran Bretagna e nell'Eurozona c'è finalmente una ripresa economica".
Una condivisione di vedute, quella tra il nostro Paese e la Francia, che si realizzerà nei prossimi mesi. All’orizzonte altre sfide che ci riguardano da vicino, quale - per esempio - la questione migratoria. Riprendendo quanto annunciato due giorni fa da Macron, anche Gentiloni ha auspicato la creazione di un ufficio europeo per il diritto d'asilo e soprattutto "l'omologazione delle regole per accordarlo in ogni Paese dell'Unione". I due hanno anche chiesto un maggiore investimento per l’integrazione dei migranti accolti in Europa.
Macron e Gentiloni hanno poi discusso di Libia, invocando un maggior impegno dell’Onu nel Paese nord-africano. “Dobbiamo stabilizzare la Libia e organizzare elezioni al più presto, ma è altrettanto necessario controllare le sue coste affinché non arrivino da Siria e Iraq gruppi terroristici”, ha detto Macron. Gentiloni ha invece annunciato che, per ridurre l’ondata migratoria, “ci siamo messi d’accordo per una maggiore cooperazione militare nel Sahel, ossia nel Ciad e nel Niger, per fermare i rifugiati a casa loro”.
Per farlo svolgere sotto i migliori auspici, il vertice è cominciato al Museo delle Confluenze di Lione, nome altamente simbolico, con la visita a una mostra sulla nascita del cinema. Alla fine della conferenza stampa Macron ha dichiarato che "la lunga storia di cooperazione tra nostri i due Paesi è fondamentale per far avanzare l'Europa". Per Gentiloni, invece, "le nostre radici culturali comuni provengono dal nostro comune destino e il compito di noi leader è quello di alimentarlo". Il vertice si è concluso al ristorante stellato "Têtedoie", dove Macron ha fatto scoprire ai suoi ospiti italiani le meraviglie della cucina lionese.
Claudio Canzone
Fonte foto: ilfattoquotidiano.it