Cronaca

Vertice Bce, a Napoli corteo ad alta tensione

NAPOLI, 2 OTTOBRE 2014 - Giornata ad alta tensione a Napoli dove quest’oggi è andato in scena il vertice della Banca Centrale Europea. In forma di protesta contro tale vertice, questa mattina, lungo le strade del capoluogo partenopeo, ha sfilato, come previsto, il corteo “Block Bce” organizzato dalla Rete dei Movimenti Campani.

Una manifestazione scortata fin dal suo inizio, ore 9 alla stazione della metropolitana dei Colli Aminei, da un ingente presenza di forze dell’ordine. Un corteo composto, fino a quel momento, da studenti, disoccupati, precari, semplici cittadini esasperati dalla crisi economica, uniti nel protestare contro le istituzioni e le politiche economiche dell’Unione Europea.

 

Le parole e i motivi della protesta

Tanti, infatti, gli striscioni o i cartelli avversi all’Europa e alla Bce: “Unione Europea vergogna”, “Via i pirati finanziari del turbo capitalismo”, “La banca centrale europea è una organizzazione antisociale”. Ad aprire il corteo, verso le 10, uno striscione con scritto: “No Bce. No austerità, case e reddito per tutti”. «Siamo studenti costretti a studiare in scuole che cadono a pezzi, universitari costretti a lavorare a nero e sottopagati per mantenersi gli studi. Siamo disoccupati, quelli che non hanno un reddito. Siamo lavoratori che stanno perdendo le ultime garanzie. Ecco chi siamo». Questa una delle frasi pronunciate dal megafono in testa al corteo.

 

Tra i manifestanti anche una delegazione di donne ucraine che espone la bandiera rovesciata del loro Paese macchiata di sangue: «Siamo qui per denunciare le armate che stanno insanguinando il Dobass. Siamo qui - afferma Olena, che da 14 anni vive a Napoli - per esprimere la nostra solidarietà a chi lotta contro le banche mondiali che sostengono la guerra. La gente deve capire che in Ucraina è ormai tutto rovesciato, come la bandiera che esponiamo noi oggi». Tra gli slogan esposti anche 'America hands off of Ucraina' e foto che ricordano la strage di Odessa.

 

Gli scontri vicino alla Reggia di Capodimonte

Il tutto si è sviluppato pacificamente fino a mezzogiorno, quando un gruppo di manifestanti, circa trecento sui quasi quattromila presenti, giunti in prossimità della Reggia di Capodimonte, dove il direttivo dell’Eurotower era riunito, si è staccato dal corte principale affrontando la polizia. Da lì a poco sono subito iniziati gli scontri con gli agenti in assetto antisommossa che hanno usato gli idranti e i lacrimogeni al fine di disperdere la folla. Di contro alcuni manifestanti provavano ad accedere alla Reggia. Tra questi un uomo è stato fermato e condotto in questura. «Si tratta di una persona già nota alle forze dell’ordine e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti» hanno fatto sapere dalla questura di Napoli.[MORE]

 

Non è dello stesso parere un'altra delle voci del corteo che dal megafono ha affermato: «L'azione della polizia é stata a uso e consumo dei media. Hanno usato la forza e hanno reagito in maniera eccessiva a un gesto dimostrativo. Volevamo solo appendere uno striscione. I violenti sono stati loro, non noi».

(Immagine da italia-24news.it)

Giovanni Maria Elia