Verona, Officine Ferroviarie: 60 giorni per salvare l'azienda, proposte al vaglio
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VERONA, 15 GENNAIO 2014- Dopo l’incontro con il Ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, i lavoratori delle Officine Ferroviarie Veronesi avevano sperato che l’attenzione dimostrata per la sopravvivenza dell’azienda scongiurasse l’ipotesi di dichiarazione di fallimento. In effetti il Tribunale fallimentare di Verona non ha dichiarato la chiusura dell’industria, ma ha dato tempo 60 giorni per verificare e promuovere eventuali proposte d’acquisto. Al vaglio due manifestazioni d’interesse, una da una multinazionale asiatica, l’altra da una cordata veronese.
Il Ministero per lo sviluppo economico aveva chiesto 40 giorni di tempo per salvare le Ofv ma a sorpresa il giudice della sezione fallimentare del Tribunale scaligero ne ha concessi 60. Al momento le due proposte sul tavolo delle trattative vedrebbero da una parte quella di una multinazionale asiatica, la cui offerta tuttavia non è ancora pervenuta, e dall’altra quella di una cordata veronese, che attraverso l’avvocato Riccardo Cinti ha fornito al giudice le prime indicazioni su come intenderebbe salvare le Ofv.
“Il ministro Zanonato” spiega il segretario generale della Fim-Cisl Massimiliano Nobis “davanti ai lavoratori aveva fatto precise promesse, al momento non mantenute. Il documento arrivato dal Mise ci ha spiazzati, per noi le commesse ci sono e con l'aiuto e la volontà di tutti le Ofv possono ripartire”. Il 18 marzo sarà il giorno del giudizio: se entro tale data non perverrà alcuna offerta concreta ed attuabile, la procedura si chiuderà con la sentenza di fallimento delle Ofv.
Federica Sterza
Foto www.verona-in.it
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