Cronaca

Verona: allarme "fiumi in piena" nell'est veronese. Zaia esprime preoccupazione

VERONA, 01 FEBBRAIO 2014- L’Italia intera è flagellata dal maltempo. A Verona scatta l’allarme “fiumi in piena”, in particolare per le zone ad est della città. Montorio, Soave, San Bonifacio, Monteforte d’Alpone sono i paesi che più preoccupano. La Protezione civile avvisa sul rischio idrogeologico.
 

Sale l’apprensione per le aree est di Verona, dove il maltempo non dà tregua da diversi giorni e non smetterà di piovere almeno fino a domenica. Critiche le situazioni dei fiumi Tramigna e Alpone, rispettivamente a Soave e Monteforte. L’Alpone avrebbe già toccato la soglia di “piena” a 2 metri, mentre a San Bonifacio il torrente avrebbe già superato i 4 metri. A Soave si tiene sotto controllo il Tramigna, che per il momento sarebbe al sicuro.
 

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha commentato la situazione dicendo: “La situazione è nel complesso sotto controllo, ma sono preoccupato per quello che può succedere nel nostro Veneto in caso di maltempo estremo: abbiamo investito e lavorato con grande rapidità, dall’alluvione di Ognissanti in poi, per rimettere in sesto le opere idrauliche danneggiate e siamo certamente più al sicuro di allora, ma non abbiamo la sicurezza idraulica che vogliamo: ci servono le opere di prevenzione. Meno asfalto, ci basta quello già programmato, e più bacini di laminazione”. Ha inoltre sottolineato come “dopo l’alluvione del 2010 sono stati realizzati 925 interventi puntuali da parte di 365 imprese in 233 Comuni del Veneto, per una spesa di oltre 392 milioni di euro. Stiamo costruendo, dopo un’ottantina d’anni il primo nuovo bacino di laminazione, a Caldogno, nel vicentino, mentre altri stanno facendo il loro percorso verso l’avvio dei lavori per una spesa complessiva di 131 milioni di euro”.
 

Federica Sterza

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