Estero

Venezuela: si insedia la Costituente voluta da Maduro, ma per le strade è il caos

CARACAS, 5 AGOSTO - Nicolas Maduro non si ferma: l’Assemblea costituente, tanto osteggiata dalle opposizioni, si è insediata nella giornata di ieri. L’incarico è quello di riscrivere la Costituzione del Venezuela, il rischio - fin troppo realistico - è che la stessa Assemblea consegni poteri ancor più incisivi al governo socialista di Maduro. [MORE]

Dopo essersi insediata, l’Assemblea ha anche eletto all’unanimità la sua presidente: è Delcy Rodriguez, ex ministro degli Esteri e grande alleata di Maduro. Nel suo primo discorso da presidente ha definito “fascisti” quelli che si oppongono all’attuale governo socialista e ha dichiarato che l’Assemblea si rifiuterà di subire “interferenze straniere”. Molti Stati si sono infatti rifiutati di riconoscere la validità dell’Assemblea costituente e di recente anche il Vaticano ha espressamente preso una posizione anti-Maduro.

Intanto il Paese è nel caos più totale. Per strada sostenitori e oppositori del presidente venezuelano danno vita a cortei che rischiano, da un momento all’altro, di sfociare in guerriglia. Negli ultimi quattro mesi, da quando cioè si sono intensificate le manifestazioni dell’opposizione contro Maduro, si stima che almeno 100 persone siano morte negli scontri con gli agenti in tutto il Paese, che 1.500 siano state ferite e che più di 500 siano state arrestate.

Come riporta il Guardian, la nuova assemblea è "interamente composta da persone leali al governo": 181 membri su 545 arrivano da determinati gruppi sociali (tra loro pensionati, indigeni, contadini e studenti) che l’opposizione accusa però di essere al servizio del presidente. Gli altri 364 membri sono stati scelti con delle elezioni organizzate nei distretti municipali. In tutto, i candidati che si potevano votare erano circa 6mila.

Non è però ben chiaro quante persone abbiano partecipato all’elezione dell’Assemblea costituente. Il governo aveva parlato di 8 milioni di votanti, ma la società che ha gestito il voto ha detto che in realtà a votare è stato un numero molto più esiguo, nonostante non si abbiano ancora in tal senso dati ufficiali. Intanto, venerdì 4 agosto è stato riportato agli arresti domiciliari Antonio Ledezma, uno dei due leader dell’opposizione che due giorni dopo il voto era stato prelevato dai servizi segreti venezuelani. Non si hanno invece notizie su Leopoldo López, l’altro leader che era stato portato via.

Claudio Canzone

Fonte foto: ilfattoquotidiano.it