Cronaca

Venezuela, imprenditore italiano ucciso dal figlio per questioni di eredità

MARACAIBO, 27 FEBBRAIO -  Un imprenditore cuneese di 60 anni, B.A., è stato ucciso in Venezuela dove viveva e lavorava da tempo, a darne notizia sono stati i media locali. [MORE]
L’uomo, appena uscito da casa sua, a Maracaibo, e salito a bordo del suo Suv Grand Cherokee, si è ritrovato faccia a faccia con i suoi sicari, nascosti sul sedile posteriore. In un primo momento la polizia aveva ipotizzato una rapina finita tragicamente: due giovani tentano di rubargli l’auto, e reagiscono al tentativo di opposizione dell’uomo, sparandogli alla testa. 

In poche ore, però, le forze dell’ordine hanno dovuto ricredersi. Infatti grazie all’aiuto della videosorveglianza, è emerso che il figlio della vittima fosse alla guida del furgone servito ai due sicari per la fuga.
Il ragazzo S.G., 27 anni, ha confessato di aver fatto uccidere il padre per motivi legati all’eredità; ad aiutarlo a pianificare il delitto per settimane, un suo amico A.H.M., di 23 anni.
A quanto pare infatti, il padre si sarebbe dovuto prossimamente sposare con la compagna, una funzionaria ministeriale conosciuta a Maracaibo, e proprio questo ha portato il figlio ad organizzare l’omicidio.

Attualmente figlio, amico e uno dei due sicari sono stati arrestati; il secondo è latitante.

 

Giulia Piemontese

 

(Immagine da: scappoinbrasile.com)