Cultura e Spettacolo
Venezia incorona Clooney
VENEZIA, 3 SETTEMBRE - ''Non è un film politico, ma sulla questione della moralità: si è disposti a vendere la propria anima per raggiungere un obiettivo? Avrei potuto ambientarlo anche a Wall Street, non l'ho mai considerato politico, è un film personale. Certo, la politica aumenta i rischi''.[MORE]
Così George Clooney presenta tra gli applausi della stampa 'The Ides of March', da lui diretto e interpretato, che questa sera apre ufficialmente la 68esima Mostra di Venezia. La pellicola in concorso, arriverà nelle nostre sale il 13 gennaio.
Tratto dal lavoro teatrale di Beau Willimon 'Farragut North' e scritto da George Clooney e il sodale Grant Heslov con lo stesso Willimon, è ambientato nel mondo politico statunitense, durante le primarie in Ohio per la presidenza del Partito Democratico: protagonista, un giovane e idealista guru della comunicazione (Ryan Gosling) che lavora per un candidato alla presidenza, il governatore Mike Morris (George Clooney), finendo coinvolto nel cinismo e nella corruzione del milieu.
Tra i sorrisi per la platea di giornalisti, c'è spazio anche per l'ironia: ''Perché ho avuto questi attori meravigliosi? Avevo delle loro foto compromettenti'' e, ancora, ''se mi è piaciuto fare il regista di me stesso? Andava proprio bene quella sequenza, bravo George!''. Senza dimenticare la responsabilità morale evocata dal film: ''Ogni Paese può rapportarlo a un proprio scandalo sessuale, ma io non darò mai consigli, nemmeno a Strauss-Kahn''.
Nicola Celentano - Redazione Emilia Romagna