Cronaca

Venezia, capogruppo Udc: "Non strumentalizziamo la vicenda di Genova"

VENEZIA, 10 MAGGIO 2013- Dopo l’incidente al porto di Genova di martedì sera, nel quale una nave container ha urtato la torre dei piloti causando sette morti, è scattata la polemica. In particolare nel veneziano si riaccende la questione dell’allontanamento delle grandi navi dalla Laguna. “E se accadesse qui?” è la domanda che in molti si pongono.[MORE]

In prima linea per difendere la Laguna è l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin. “Si può dire che a Venezia sia la legalità sia la democrazia sono sospese” ha affermato ieri in una nota. “La legalità in materia dovrebbe, infatti, essere quella fissata dal decreto Clini-Passera, secondo il quale le navi con una stazza superiore alle 40 mila tonnellate dovrebbero essere allontanate dai luoghi di transito. Tuttavia questa sostanziale condizione di legalità, determinata da ragioni di rischio e di impatto ambientale, è stata sospesa sine die. Viviamo, dunque, in un limbo gravido di rischi potenziali, senza certezza su quando finirà.”

Anche Simone Venturini, capogruppo Udc nel consiglio comunale di Venezia, ha espresso le sue perplessità. “L’obiettivo di allontanare le grandi navi da San Marco non può e non deve essere messo in discussione. L ricerca di rotte alternative al transito per San Marco, a più di un anno dal decreto Clini-Passera, deve giungere a conclusione e in tal senso, come forza politica, chiediamo di raddoppiare gli sforzi e concludere gli approfondimenti”. Venturini ricorda però anche che non è in alcun modo possibile strumentalizzare la vicenda di Genova “come occasione per inquinare questo dibattito”, che porterebbe l politica veneziana fuori strada. “La storia recente, infatti, ci insegna che le decisioni prese sull’onda dell’emotività e dell’ideologia si sono successivamente rivelate dannose e sbagliate. Il tema della croceristica a Venezia deve essere affrontato innanzitutto sulla base di dati oggettivi.”

Federica Sterza

 

Foto www.veneziaincomune.it