Venezia, 100mila in città per il carnevale
Cronaca Veneto

Venezia, 100mila in città per il carnevale

domenica 8 febbraio, 2015

VENEZIA, 8 FEBBRAIO 2015 - A mezzoggiorno in piazza San Marco erano tutto con il naso all'insù: il volo dell'angelo dalla cima del campanile ha incantato la folla più che gremita e ha dato il via al carnevale veneziano della stagione 2015.

Piazza San Marco è stata presa letteralmente d'assalto da curiosi, turisti, visitatori da ogni parte del mondo affascinati dai colori del carnevale e dalle bellezze della città. Le previsioni stimavano l'arrivo di 100mila visitatori nel centro storico per la domenica di oggi e pare che le stime siano state ampiamente confermate, con la complicità del sole che ha regalato una ottima giornata. Un primo dato pervenuto alle 14 fornito della municipale indicava 80mila persone. [MORE]

Venezia è stata presa d'assalto ma non alla sprovvista: un ingente numero di agenti della polizia municipale ha gestito l'enorme afflusso di persone che percorreva le strette calli facendo fluire i visitatori in modo da non creare disagi ai cittadini, chiudendo alcune strade e nei momenti necessari chiudendo gli accessi a piazza San Marco.

L'allerta terrorismo ha portato il questore Angelo Sanna, in accordo con le forze dell'ordine, ad adottare misure speciali per la sicurezza. Numerosi agenti appostati sui tetti nei momenti e nelle zone di grande affollamento, muniti di binocoli, cannocchiali e sistemi video, per osservare che non avvengano irregolarità o situazioni pericolose ma anche semplicemente per comunicare ai colleghi in basso le zone utili a decomprimere la folla.

Raffica di divieti in città per non rendere la vita difficile ai residenti: Luciano Marini,comandante della polizia municipale, ha firmato un'ordinanza che prevede da sabato 7 fino a martedì 17 febbraio, nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, il divieto di «ogni comportamento che possa turbare la tranquillità o compromettere l'incolumità pubblica; usare e/o portare al seguito materiali atti ad imbrattare; fare esplodere e/o portare petardi, castagnole, girandole e altri artifici esplodenti; accendere fuochi; sdraiarsi per terra, anche utilizzando sacchi a pelo o attrezzature similari in tutte le aree pubbliche del centro storico e delle isole».


Nonostante qualche piccolo disagio, però, Venezia vive in questi giorni la bellezza di un evento unico al mondo, sognato e raccontato, ma soprattutto vissuto dalle decine di migliaia di maschere che dal mattino alla notte affollano le strade della laguna.


Samy Dawud


Autore
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