Cronaca
Vendola a Bruxelles: "La Puglia sa spendere ma occorre togliere freno a mano"
BARI, 8 OTTOBRE 2013 - Quest'oggi sul sito web della Regione Puglia è stato divulgato il seguente comunicato: “La Puglia non è il Sud da bocciare, è il Sud che ha la schiena dritta e lotta per migliorare. Io mi ribello all’idea che siamo tutti uguali e che il Sud è il luogo dell’incapacità, dello spreco e del parassitismo. C’è Sud e Sud”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, in missione a Bruxelles, parlando con i giornalisti a margine della Sessione Plenaria del Comitato delle Regioni e dell’apertura dell’undicesima edizione degli Open Days, la settimana europea delle città e delle regioni, organizzata proprio dal Comitato delle Regioni.
“Si dica la verità. Non si parli delle regioni genericamente. Si dica chi è promosso e chi è bocciato – ha continuato Vendola – perché occorre saper distinguere. La Puglia è conosciuta per essere capace di spendere e di spendere bene. Noi infatti veniamo continuamente gratificati dalla commissione europea per questa capacità di diventare lentamente ma inesorabilmente regione smart, cioè una regione intelligente. Ecco io vorrei che tutti quanti imparassero a dare colpe e meriti a chi ha colpe e meriti”.
Per Vendola quindi “non siamo tutti uguali e neanche le regioni del sud lo sono”.
“Io mi ribello all’idea di finire dentro uno stereotipo, dentro un pregiudizio – ha aggiunto Vendola - ognuno risponda di ciò che ha fatto”.
“La mia impressione, dopo aver ascoltato il dibattito di questo pomeriggio con il Commissario Hahn – ha continuato Vendola - è che a Bruxelles giungano molto ovattati i rumori di una Europa che si sta schiantando”.
Vendola poi è tornato sul tema del Patto di stabilità.
“Per quanto riguarda invece la spesa europea, io, da italiano, governatore di una regione del Sud – ha aggiunto il Presidente - continuo a chiedere perchè mi viene impedito di spendere, perchè devo guidare con il freno a mano, perchè sul cofinanziamento necessario per attivare le risorse comunitarie devo continuare a subire la vessazione del patto di stabilità, perché al Ministero della coesione mi dicono che devo spendere e a quello dell’economia invece mi dicono che se spendo sarò punito. Ecco, queste domande vorrei che qualche volta incontrassero una risposta”. [MORE]