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Vaticano: Federazione Alzheimer partecipa alla Conferenza Internazionale Operatori Sanitari
ROMA, 22 NOVEMBRE 2013 - Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia - rappresentante per il nostro Paese dell’Alzheimer’s Disease International (ADI) - partecipa alla XXVIII Conferenza Internazionale del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari “La Chiesa al servizio della persona anziana malata: la cura delle persone affette da patologie neurodegenerative” (Città del Vaticano, 21-23 Novembre 2013).
L’intervento, tenuto alle ore 10 di questa mattina, all’interno dell’area tematica “L’anziano affetto da malattie neurodegenerative”. Con il titolo “I bisogni della famiglia”, si è cercato di inquadrare il problema delle demenze - e in particolare dell’Alzheimer, che rappresenta il 60% di tutti i casi di demenza - non solo in riferimento al malato ma all’intero nucleo familiare. La famiglia del malato, infatti, viene coinvolta e stravolta nella sua quotidianità dal dramma di una patologia che, colpendo progressivamente le cellule cerebrali, provoca il declino progressivo e globale delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità e della vita di relazione.
La relazione della presidente Salvini Porro sintetizza quella che è la missione della Federazione Alzheimer Italia fin dalla sua nascita nel 1993: promozione della ricerca sulle cause, la cura e l’assistenza per la malattia di Alzheimer, al supporto e sostegno dei malati e dei loro familiari, alla tutela dei loro diritti. Lo slogan ‘La forza di non essere soli’ da 20 anni accompagna un percorso sempre teso a migliorare la qualità di vita dei malati e le loro famiglie.
Nella presentazione del programma della Conferenza Internazionale l’Arcivescovo Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, spiega: “Un tema profondamente in armonia con gli appelli di Sua Santità Papa Francesco in favore delle persone avanti con gli anni e affinché vi sia l’impegno di tutti nel promuovere: una sempre più giusta attenzione e considerazione nei loro riguardi; il diritto alla tutela della loro salute ed a vivere una vita dignitosa partecipando pienamente alla comunità ed alla società di appartenenza”.
Se si guardano i numeri della demenza a livello mondiale, il tema emerge in maniera estremamente attuale. Si stima infatti che oggi le persone affette da demenza siano 35,6 milioni in tutto il mondo e questo numero è destinato a raddoppiare nei prossimi 20 anni: si prevedono 65,7 milioni di malati nel 2030 e 115,4 milioni nel 2050. In Italia si stima che la demenza colpisca circa un milione di persone, e di queste circa 600 mila soffrano della malattia di Alzheimer. Ogni anno si registrano 150mila nuovi casi di demenza. Nel 2010 il costo mondiale della demenza è stato di 604 miliardi di dollari, superiore all'1% del PIL mondiale. Se la demenza fosse una nazione, sarebbe la 18esima economia mondiale. [MORE]