Economia

Valle d'Aosta, rapporto Bankitalia: cresce il settore agricolo, male tutto il resto

 AOSTA, 17 GIUGNO 2014 – Il rapporto di Bankitalia sulla crescita della regione Valle d'Aosta continua a presentare delle sorprese, e conferma il trend negativo che la regione attraversa da qualche anno. Il PIL nel 2013 è diminuito dell'1,6%, mentre vivono una situazione piuttosto oscura il settore delle costruzioni (-5,6% nel 2013) sia per il pubblico che per il privato, e quello industriale (-3% il valore aggiunto del settore nel 2013). Debole anche il turismo, in controtendenza con il resto del paese: in Valle d'Aosta la presenza, lo scorso anno, è stata inferiore ai tradizionali 3 milioni.

[MORE]

Male anche l'occupazione, che se si esclude il solo settore dei servizi (+0,1%) fa segnare tutti i dati col segno meno. Il peso del pubblico continua ad essere una garanzia sostanziale, con in particolare la pubblica amministrazione che costituisce uno dei tre principali committenti per il 12,1 delle aziende valdostane. In calo anche i prestiti alle imprese, mentre quelli alle famiglie si sono ridotti a ritmi inferiori. Nel 2012 circa il 40% delle disponibilità finanziarie dei valdostani era costituita da titoli pubblici ed esteri, obbligazioni private, prestiti alle cooperative, azioni, altre partecipazioni e quote di fondi comuni. Il contante, i depositi bancari e il risparmio postale rappresentavano un terzo del totale, in aumento rispetto agli anni pre-crisi.

I dati più positivi arrivano dall'agricoltura, con un +0,5%: nel 2013 si è in particolare registrato un aumento della produzione di mele (+20%) e di uva (+3,1%), ed è ulteriormente aumentata quella di patate (+25%).

foto: aostasera.it

Dino Buonaiuto