Terremoto, Valerio Onida: "I cittadini paghino la ricostruzione"
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MILANO, 2 NOVEMBRE 2016 - Con una lettera pubblicata sulle colonne del Corriere della Sera, il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida invita il Parlamento ad approvare una legge che imponga un prelievo fiscale straordinario per finanziare gli oneri della ricostruzione. [MORE]
"Non limitiamoci al tema della flessibilità da chiedere sulla spesa pubblica in deficit - spiega il celebre costituzionalista - oggi sembra che si possa discutere solo di riduzione delle tasse! Eppure i contribuenti non sono altro che i componenti della comunità nazionale, della quale giustamente si invoca la solidarietà... Quando l'articolo 2 della Costituzione richiama accanto ai 'doveri inviolabili' i 'doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale' di cui la stessa Repubblica 'richiede l'adempimento', non allude forse anche a queste forme di solidarietà?"
La scelta di un prelievo fiscale straordinario, sottolinea il giurista, è stata già affontata nel 1955 per far fronte alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. All'epoca il Governo varò "un piano organico per la difesa degli abitati esistenti dal pericolo di alluvioni e frane".
Per Oninda, tale soluzione "fu orientata a chiamare i cittadini di tutto il Paese, attraverso lo strumento fiscale, a concorrere a sostenere l'onere degli interventi ritenuti necessari attraverso un aumento temporaneo dell'imposta sui redditi, naturalmente commisurato all'imponibile e alle aliquote in ciascun caso applicabili".
"Ciò non significa evidentemente - conclude Onida - che si debba ignorare il tema dei limiti della pressione fiscale complessiva, e soprattutto quello della sua equa distribuzione fra le categorie di contribuenti; nonchè ovviamente, quello del recupero dei margini ancora troppo ampi di evasione. Ma oggi si ha l'impressione che i cittadini si aspettino da chi governa solo rassicurazioni e benefici, mai 'chiamate in solidarietà".
Daniele Basili
Immagine da huffingtonpost.it