Valanga notturna isola Rhêmes-Notre-Dame in Valle d'Aosta: Oltre 6.000 Persone Isolate
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Nella quiete della notte, una poderosa valanga ha scosso la tranquillità della pittoresca Valle d'Aosta, isolando l'incantevole comune montano di Rhêmes-Notre-Dame. Con oltre 6.000 persone imprigionate dall'improvviso isolamento, l'eco dell'evento si estende ben oltre i confini regionali, suscitando preoccupazione e attenzione.
L'epicentro di questo evento naturale si concentra nella frazione Mélignon, dove la massa di neve si è staccata con impeto, interrompendo la strada regionale e chiudendo l'accesso vitale alla comunità. Tuttavia, le prime relazioni confermano che non ci sono stati danni a persone o beni, rassicurando sulla sicurezza degli abitanti.
La sindaca di Rhêmes-Saint-Georges, Nella Therisod, ha prontamente risposto alla crisi, coordinando gli sforzi per valutare i danni e pianificare la riapertura sicura delle vie di comunicazione. Il sopralluogo dei tecnici è in corso, impegnati a valutare la stabilità del terreno e a garantire che ogni passo sia prudente e mirato a proteggere la vita e la proprietà degli abitanti.
Tuttavia, la tragedia della valanga non si limita a Rhêmes-Notre-Dame. In tutta la Valle d'Aosta, il pericolo delle valanghe ha isolato altre comunità, come l'alta valle di Gressoney e il comune di Cogne, mantenendo migliaia di persone intrappolate nella loro incertezza. L'alto rischio di caduta di alberi ha ulteriormente reso inaccessibile la Valgrisenche, mentre la minaccia delle valanghe ha costretto alla chiusura la parte alta della Valsavarenche.
Il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, ha convocato con urgenza il centro coordinamento soccorsi, dimostrando una risposta rapida e decisa alla crisi in corso. La priorità è la sicurezza e il benessere delle persone, con le scuole chiuse nei comuni colpiti e un costante monitoraggio della situazione.
Nel frattempo, il maltempo si abbatte senza pietà su Liguria e Piemonte, con precipitazioni nevose che alimentano il pericolo di valanghe e il rischio di inondazioni. Nel Vercellese, la situazione è particolarmente critica ad Alagna Valsesia, dove la strada provinciale è stata chiusa per evitare il pericolo di slavine. Anche in Emilia Romagna, sebbene l'allerta maltempo si stia attenuando, permane la preoccupazione per il lento esaurimento delle piene e i possibili incrementi dei livelli d'acqua in Appennino.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme all'assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi, si sono mobilitati per garantire il massimo livello di sicurezza e assistenza alla popolazione. Invitano i cittadini alla massima prudenza e ad evitare spostamenti non necessari, specialmente nelle zone montane a rischio valanghe.
Mentre il maltempo continua a imperversare, la solidarietà e la determinazione della comunità risplendono come un faro di speranza in tempi di difficoltà. La natura può essere imprevedibile e implacabile, ma la resilienza umana e la collaborazione possono illuminare il cammino verso la ripresa e la ricostruzione.