Cronaca
Valanga in Valle Aurina: almeno sei morti di cui 4 italiani e svariati feriti
BOLZANO, 12 MARZO 2016 - Nella mattinata della giornata odierna, alle ore 11.15 circa, un'imponente valanga si sarebbe staccata da Monte Nevoso, in Valle Aurina, sulle Alpi Pusteresi in Alto Adige. Da quanto appreso dalle agenzie di stampa, una decina di sciatori sarebbero rimasti sepolti sotto la slavina e sei di essi, tra cui 4 italiani, sarebbero deceduti. Il bilancio del drammatico incidente comprenderebbe anche svariati feriti. Pare che alcuni scialpinisti siano riusciti a riemergere da soli dalla valanga, con un fronte di 150 metri e una lunghezza di 300 metri. Continuano incessantemente le operazioni di soccorso con tre elicotteri: uno dell'Aiut Alpin Dolomites, uno della Guardia di Finanza ed il Pelikan 1 del 118. Sono presenti anche le unità cinofile ed in totale, tra operatori del soccorso alpino e militari della Guardia di Finanza, le operazioni di intervento comprenderebbero circa 60 persone.
Il senatore Hans Berger, esponente della Svp ed appassionato di sci alpino, avrebbe dichiarato quanto segue: "La zona dove si è staccata la valanga che ha ucciso sei alpinisti in Valle Aurina è un grande triangolo, con il vertice rivolto verso la vetta. Alla base di questo triangolo c'è un grande avvallamento. Se una slavina si stacca lassù, per chi si trova più in basso non c'è via di scampo e la neve si può accumulare per metri e metri".
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Il capitano della Guardia di Finanza Alessandra Faletti, raggiunta telefonicamente da Rai News 24, oltre a confermare il numero delle persone decedute, avrebbe comunicato che le attività di ricerca e soccorso proseguiranno finché "non si avrà la certezza che non vi sia più nessuno sotto la neve". Difficili sarebbero gli interventi a causa del fatto che le condizioni climatiche sono nuvolose e quindi ridurrebbero la visibilità. Inoltre, per raggiungere il luogo della slavina, ad oltre 3000 metri di quota, gli elicotteri devono viaggiare con poco carburante in serbatoio per poter essere leggerissimi.
Luigi Cacciatori
Immagine da contattonews.it