Cronaca
Valanga Hotel Rigopiano: "Ci siamo salvati bevendo la neve"
FARINDOLA, 22 GENNAIO - I sopravvissuti della slavina che ha colpito l'hotel Rigopiano sono riusciti a rimanere in vita grazie alla neve. “ll momento peggiore è stato il secondo giorno lì sotto. Eravamo chiusi in una scatola, senza la cognizione del tempo. Non sentivamo rumori da fuori. Continuavamo a dissetarci succhiando ghiaccio, ma non mangiavamo, e le forze e le speranze cominciavano a venire meno”, racconta Giorgia, una dei superstiti.[MORE]
Una tragedia senza fine, quella di Rigopiano, che ha portato via la vita a cinque persone. Undici sono i superstiti estratti dai volontari della Protezione civile, e ventitré sono ancora i dispersi.
“Sono loro! Vengono a prenderci, siamo salvi!” Queste erano alcune delle esclamazioni di speranza delle persone che, ancora in vita, erano sepolte sotto le macerie e sotto la neve che ha travolto l'hotel, senza sapere, però, che quei rumori erano solamente una conseguenza del peso che il Rigopiano di stava portando sulle spalle.
“Era un buco angusto, claustrofobico – racconta Francesca - non riuscivo nemmeno ad alzarmi in piedi. Ma la cosa peggiore è stata la sete: continuavo a bagnarmi le labbra con ghiaccio e neve sporca.”
I più fortunati che si trovavano nei presi della cucina, invece, sembra siano riusciti a scaldarsi con il fuoco e con il poco cibo che sono riusciti a racimolare.
Sono questi alcuni degli angoscianti racconti dei sopravvissuti alla tragedia. La Protezione civile continua con le ricerche, e si spera per gli altri ventitré dispersi di cui ancora, purtroppo, non si hanno tracce.
Chiara Fossati
immagine da www.meteoweb.it