Politica
Vaccinazioni obbligatorie: Regioni spaccate, Veneto presenta ricorso
ROMA, 6 LUGLIO 2017 - E' accaduto quello che tutti si aspettavano sul decreto vaccini. Dopo il botta e risposta a distanza di questi giorni, il Presidente della Regione Veneto ha annunciato che presenterà ad ore il ricorso alla Corte Costituzionale. [MORE]
Una posizione "legittima ma incomprensibile" per il Presidente Bonacini, i cui sforzi per cercare una posizione comune non hanno portato all'esito sperato. Anche la Valle d'Aosta ha annunciato parere contrario, anche se non farà ricorso. Favorevoli, invece, le altre Regioni. Critici i Presidenti di Lombardia e Liguria, che chiedono alcune modifiche al testo.
"Il ricorso è già scritto e sarà presentato a ore - ha detto il presidente Luca Zaia - "Il Veneto non è contro i vaccini ma va avanti con il ricorso perchè siamo convinti che la coercizione e questa forma di obbligo creeranno ancora di più l'abbandono vaccinale".
"La Regione Veneto - ha aggiunto - è l'unica in Italia a non avere un modello di obbligo vaccinale, ma un obbligo di discutere con i genitori e le famiglie ed è un modello concordato col ministero della Salute. E' un modello che hanno altri 15 paesi europei, tra cui la Germania, la Spagna, il Regno Unito e molti paesi del nord Europa".
"E' accaduto quello che si sapeva" risponde il Presidente della conferenza Stefano Bonacini, che sottolinea come la stragrande maggioranza delle Regioni sia a favore. "E' assolutamente legittima la posizione del Veneto, anche nel fare ricorso, ma risulta incomprensibile", chiosa. "Ho sempre detto: non è tollerabile che nel 2017 si possa aver paura di ammalarsi o peggio di malattie di cui avevamo perduto memoria", aggiunge.
Bonaccini, poi, ha ricordato che c'è l'obbligo della vaccinazione anche per gli operatori sanitari e che il Mef ha garantito che la copertura economica.
Daniele Basili
immagine da sky.it