Cronaca

Vaccinazione sì, ma a che condizioni?

BOVALINO (RC), 02 APR - Che le procedure di vaccinazione stiano riscontrando enormi difficoltà sia nella prenotazione che nella somministrazione dei vaccini non è certamente una novità, e non lo è soltanto al sud ma in generale in tutto il paese. Purtroppo è invece una triste realtà con cui si devono scontrare quasi quotidianamente i cittadini, soprattutto i più anziani, che spesso non sono nelle condizioni fisiche e logistiche di potersi recare presso i centri indicati dalle rispettive piattaforme di prenotazione. Ma qual'è il problema? semplice! non è plausibile che un cittadino per poter adempiere al proprio dovere di vaccinarsi, e quindi rendersi immune nei confronti degli altri soggetti fragili, debba percorrere anche distanze considerevoli rispetto al luogo di residenza. Non lo è per l’incolumità propria, ma anche per quella delle persone trasportate.

Il fattore legato alla distanza è un problema non  trascurabile perché interessa, in realtà, una vasta platea di cittadini ultraottantenni che essendo spesso da soli, non riescono ad affrontare il viaggio e, pertanto, sono costretti a rinunciare alla somministrazione della dose di vaccino esponendosi così al   rischio del contagio, oppure prendere il cuore a due mani ed incamminarsi verso l’ignoto.

A Bovalino (RC), proprio stamani, abbiamo raccolto la testimonianza  di Giuseppe Panuzzo, un garbato signore di 86 anni che seppur già vaccinato (presso l’Hub di Siderno) sta ora riscontrando enormi difficoltà per far vaccinare la propria moglie, anch’essa ottantenne ed affetta da patologie che ne indicano l’assoluta fragilità. Il problema è che la prenotazione del vaccino, la cui somministrazione è prevista per il giorno 06 aprile 2021 alle ore 17, è prevista  presso una struttura allocata a Melito Porto Salvo (Rc) distante da Bovalino circa  60 km. e quindi non facilmente raggiungibile per una persona di 86 anni. L’ideale sarebbe stato -a parere del signor Panuzzo-  confermare anche per la moglie la struttura di Siderno distante soltanto una ventina di chilometri. “Vaccinarsi oltre che un atto di prevenzione è anche un obbligo morale verso chi può essere sottoposto a rischio del contagio –ha detto ancora Panuzzo-  E’ tra l’altro molto importante raggiungere al più presto questo obiettivo, ma se non si snelliscono le procedure di prenotazione e se non si viene incontro alle esigenze logistiche delle persone anziane  è difficile vedere presto la luce in fondo al tunnel"

Le ultime notizie in materia di vaccini dicono che nella riunione di ieri, che si è svolta con la partecipazione delle massime autorità governative regionali, presso la sede della Cittadella intitolata alla compianta “Jole Santelli”,  si è preso l’impegno d’istituire nuovi centri di vaccinazione, centri  che dovrebbero attenuare, se non risolvere del tutto i problemi legati alle distanze.

Pasquale Rosaci