Cultura e Spettacolo
Vacantiandu 2018, poesia e musica con gli Arangara al Teatro Comunale di Catanzaro
Catanzaro, 14 Dicembre - Non solo teatro nel cartellone Vacantiandu 2018, rassegna proposta dall'Associazione Teatrale "I Vacantusi" di Lamezia Terme, ma anche musica. Ieri sera, infatti, dopo due anni di riflessione, sul palcoscenico del Teatro Comunale di Catanzaro, si sono esibiti gli Arangara, una delle band calabresi più apprezzate da critica e pubblico nazionali. Un concerto, molto gradito dal pubblico presente in sala, in cui Gianfranco Riccelli, leader del gruppo, e i suoi, tutti musicisti calabresi legati dalla passione per il canto popolare del sud Italia, hanno presentato il loro quinto album, "Andrea e la montagna", prodotto da Elca Sound e da Buena Suerte Records.
"Un album il cui filo conduttore è la narrazione in forma di poesia e canzone, nella quale si alterna alla lingua italiana il dialetto calabrese. Ogni brano è una storia, un intreccio di voci, contiene immagini poetiche e sonorità create con strumenti tipici dl Mediterraneo", hanno spiegato Salvatore Conforto e Romina Mazza, rispettivamente Presidente e Direttore Artistico dell'Associazione Teatrale Acli Nuovascena, che hanno condotto la serata.
Un CD che contiene nove brani, tra cui la cover di "Ho visto anche degli zingari felici", in omaggio a Claudio Lolli, e quella di "Smommulando" del salentino Mino De Santis. Quattro i brani scritti da Gianfranco Riccelli. A completare l’album “Un servo e un Cristo”, che si rifà ad un’antichissima canzone siciliana di Leonardo Vigo e due brani su testi dello scrittore e umorista Stefano Benni: “Cometa” e “Ingorgo d’amore”.
Tra le canzoni scritte da Riccelli grande commozione ha suscitato "Andrea e la montagna" dedicata ad Andrea Zanella, alpinista precipitato da una parete rocciosa nel 2016, grazie anche alla straordinaria interpretazione della cantante lirica Donatella Dovico. Molto apprezzata è stata "Dominica passata", ispirata da una poesia del professore catanzarese Franco Cimino, tanta simpatia ha, invece, suscitato "Para bruttu", ispirata alla mitica frase delle mamme calabresi "metti in ordine perché se viene qualcuno para bruttu".
Gianfranco Riccelli, voce e chitarra acustica, Valeria Piccirillo, violino, Salvatore Servino, batteria, Filippo Scicchitano, basso, Maurizio De Paola, pianoforte e tastiera, Celeste Iiritano, voce, percussioni e danza, e Donatella Dovico, voce lirica, prima di deliziare con la nuova opera, si sono esibiti con alcune delle canzoni più importanti del loro repertorio, frutto dei testi scritti da Riccelli ma anche da Pierangelo Bertoli, Claudio Lolli e Marcello Barillà.
Alle esibizioni si sono alternate alcune straordinarie interpretazioni di Salvatore Conforto e Romina Mazza di brani relativi a importanti temi socio - umanitari: "La vita ti sia lieve" di Alessandra Ballerini, sui diritti negati agli immigrati; "L'amore è sempre nuovo" di Paulo Coelho e "Questo amore" di Roberto Lerici, sull'importanza dell'amore; "Il miracolo dell'amicizia" di Simone Weil e "Amicizia" di Jorge Luis Borges sulla preziosità dell'amicizia; non poteva mancare, infine, un omaggio a questa terra, "Quando fu il giorno della Calabria"di Leonida Repaci.
Forte è stato l'abbraccio finale del pubblico a tutti i protagonisti che, con tanta poesia e soavi melodie, hanno rallegrato la serata che ha fatto da appendice al Festival "Fatti di musica" di Ruggero Pegna.
Prossimo appuntamento, per la rassegna Vacantiandu 2018, il 5 Gennaio 2019 con il "Teatro dei Saitta".
Saverio Fontana