Estero
USA, via libera alla vendita di armi all'Arabia Saudita. Affari per un miliardo di dollari
RIAD, 6 APRILE – Washington ha dato il via libera ad una nuova vendita di armi all’Arabia Saudita per un totale di oltre 1,3 miliardi di dollari. Stando a quanto dichiarato ieri da un’agenzia del dipartimento di difesa degli Stati Uniti, l’autorizzazione riguarderebbe all’incirca duecento cannoni semoventi.[MORE]
Per gli USA, l’operazione conclusa con Riad “contribuirà alla politica estera” di Washington ed anche alla sicurezza nazionale, in quanto è diretta a rafforzare e supportare la sicurezza di un alleato chiave come l’Arabia Saudita, che è stato, è e continuerà ad essere un elemento fondamentale “per la stabilità politica ed il progresso economico in Medio Oriente”.
Per Trump, Riad dovrà svolgere un ruolo militare sempre maggiore nella regione, soprattutto per contrastare l’Iran: l’idea di fondo è che siano gli stessi Paesi più “ricchi” della zona ad essere anche più attivi in politica estera, in particolar modo negli scenari più caldi, come ad esempio quello del conflitto siriano, per consentire anche un più rapido ritiro delle truppe USA (da tempo annunciato ma non ancora attuato).
Circa due settimane fa il dipartimento di Stato aveva annunciato accordi per un altro miliardo di dollari. Di questi, all’incirca 670 milioni destinati all’acquisto di una partita di 6.600 missili anticarro TOW 2 B, altri trecento per pezzi di ricambio di diverse tipologie di veicoli militari terrestri ed infine 103 milioni per la manutenzione degli elicotteri.
Tutti gli accordi in questione erano stati negoziati dall’attuale inquilino della Casa Bianca durante la sua visita in Arabia Saudita nel maggio scorso, nel corso della quale lo stesso Trump aveva annunciato affari con Riad per oltre 100 miliardi di dollari (110 per la precisione).
L’Arabia Saudita, nono Paese al mondo per spesa militare e partner internazionale fondamentale per la politica di Washington in Medio Oriente, è da tempo sotto accusa per possibili crimini di guerra perpetrati in Yemen, laddove dal 2015 si combatte un conflitto illegittimo che ha causato oltre 10mila morti negli ultimi due anni.
Il 23 marzo scorso, gli stessi USA, così come Francia, Spagna, Italia e Regno Unito sono stati accusati dall’organizzazione Amnesty International di aver fornito armi a Riad ed ai suoi alleati, contribuendo così alla commissione di tali crimini.
Paolo Fernandes
Foto: bladi24.com