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Usa: vescovo di Kansas City accusato di concorso in pedofilia

KANSAS CITY, 15 OTTOBRE 2011- Robert Finn, vescovo cattolico di Kansas City, affiliato all’Opus Dei, è stato messo sotto accusa per aver ritardato la denuncia di un prete sospettato di abusi su minori e di possesso di materiale pedopornografico. Secondo l’accusa l’alto prelato avrebbe “coperto” il prete, Shawn Ratigan, essendo venuto a conoscenza di foto oscene di bambine  presenti sul pc del religioso (scoperte da un tecnico informatico) nello scorso dicembre ma avendo denunciato il tutto alle autorità solo cinque mesi dopo.[MORE]

In questo periodo, si legge nel capo d’accusa, il vescovo avrebbe dovuto sospettare che il sacerdote potesse continuare nei suoi morbosi e squallidi vizi a danno di altri minori. E' la prima volta che un alto prelato finisce sotto processo da circa 25 anni, dall'epoca in cui la Chiesa americana venne coinvolta negli scandali legati alla pedofilia. Circa dieci anni fa i vescovi statunitensi, hanno firmato un documento in cui  si impegnavano a riferire ogni sospetto di abusi su minori alle autorità giudiziarie.

Il Vescovo Finn, dichiaratosi innocente, ha affermato "Affronteremo la vicenda con ferma volontà e una difesa vigorosa. La diocesi - ha aggiunto in un comunicato - ha sempre assicurato completa collaborazione agli inquirenti". Pedre Ratigan è stato arrestato nel mese di maggio con l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Sono arrivate, a carico del sacerdote, anche altre denunce di famiglie furiose e angosciate che lamentano il fatto che Ratigan abbia partecipato a varie feste di bambini, trascorrendo weekend a casa dei fedeli e che abbia officiato, con il permesso del vescovo, prime comunioni di molte bambine.

Lo stesso Ratigan era stato visto ripetutamente appostarsi davanti le scuole intento a scattare foto.  Ad aggravare la posizione del vescovo Finn risulta il fatto che appena tre anni fa aveva patteggiato con 10 milioni di dollari ben 47 casi di abusi sessuali su minori da parte di religiosi e aveva garantito delle importanti misure preventive, onde evitare il ripetersi di queste raccapriccianti situazioni. Purtroppo, secondo l’accusa, tali provvedimenti non stati adottati dal vescovo con l’ulteriore colpa di aver ritardato la denuncia del prete pedofilo.

Davide Scaglione