Estero
Usa: torna alta la richiesta di eroina, raddoppia la cifra dei giovani consumatori
NEW YORK, 4 FEBBRAIO 2014- La morte dell’attore Philip Seymour Hoffman, stroncato a 46 anni da un cocktail di droghe, è l’ultimo caso di vittime da uso di stupefacenti. Si riapre così il dibattito sul consumo di droghe, e da un recente studio della Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA) si apprendono dati inquietanti.
Lo chiamano “Ace of Spades”, asso di picche. Per i comuni mortali, un mix di eroina e fentanyl, un oppiaceo usato per alleviare i dolori dei malati di cancro. Sarebbe questo l’ultimo cocktail di stupefacenti che avrebbe dato a Philip Seymour Hoffman il colpo di grazia. Se confermato, la morte dell’attore andrebbe ad iscriversi in un lungo elenco di vittime dell’eroina. La droga più in voga negli anni ’70 pare oggi essere tornata alla ribalta.
Lo studio della SAMHSA è concentrato sul periodo 2007-2012. Il dato più preoccupante è che l’abuso di eroina è letteralmente esploso tra i giovanissimi. L’età di partenza considerata dal laboratorio è 12 anni; gli adolescenti che sono “entrati nel giro” e che hanno abusato regolarmente di eroina sono infatti aumentati da 373.000 a 669.000. I Centers Disease Control and Prevention fotografano una realtà terribile: nel solo 2010, 3.094 giovani sono morti per overdose, il 55% in più rispetto al 2000.
La richiesta di eroina chiaramente ha portato anche ad un aumento del suo traffico illecito. La quantità sequestrata al confine con il Messico è salita da 487 chili del 2008 a quasi 2.000 chili nel 2012. Ad essere colpite sarebbero soprattutto le piccole comunità. La tossicodipendenza nei piccoli centri rurali americani sarebbe esplosa, tanto che a gennaio Peter Shumlin, governatore del Vermont, nel suo discorso di inizio anno ha denunciato come l’intera regione sia minacciata dall’eroina. Anche il Wisconsin lancia l’allarme, registrando una diminuzione della forza lavoro: troppi potenziali dipendenti risultano positivi all’eroina e di conseguenza non sono assumibili.
Le ragioni dell’esplosione della richiesta di eroina sono molteplici, ma il principale resta di sicuro quello del prezzo. Se negli ultimi anni i tossicodipendenti si erano orientati sugli antidolorifici che producevano più o meno gli stessi effetti della droga, oggi si vedono costretti a tornare all’eroina a causa dell’aumento esponenziale dei prezzi. A Philadelphia 80 milligrammi di OxyContin costano 40 dollari, mentre con la stessa somma si possono comprare quattro buste di eroina.
La preoccupazione che attanaglia gli Stati Uniti è dunque giustificata: il fatto che gli aumenti dei consumatori si registrino tra i giovanissimi e soprattutto nelle piccole comunità è difficilmente gestibile. I ragazzini molto spesso non conoscono i rischi che l’eroina può comportare e nelle zone rurali ci sono meno centri di assistenza, il che complica i soccorsi e non garantisce la giusta attività di prevenzione.
Federica Sterza
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