Estero
USA: tolleranza zero contro l'immigrazione, 2000 bimbi separati dai genitori
STATI UNITI, 16 GIUGNO 2018 - Donald Trump durante l’intera campagna elettorale del 2016 ha tuonato con forza la sua volontà di costruire il muro di separazione tra gli Stati Uniti e il Messico, quando è diventato presidente ha continuato a seguire il suo piano, come se fortificare una barriera già evidente e condannare migliaia di immigrati non fosse abbastanza. Il presidente americano non ha mai rinunciato al muro: "Con il Messico che è una delle nazioni con maggiore criminalità al mondo, dobbiamo avere il Muro", ha lasciato al suo account twitter questo commento.
Da quando è entrata in vigore la politica della tolleranza zero da parte dell’amministrazione Trump contro l’immigrazione clandestina, in particolare nelle sei settimane tra il 19 aprile e il 31 maggio, circa 2000 bambini sono stati separati dalle loro famiglie al confine, secondo i dati del Dipartimento per la sicurezza interna.
Millenovecentoquaranta genitori sono stati interrogati e detenuti, in attesa di giudizio, dalla polizia di frontiera, hanno spiegato i dipartimenti di Sicurezza interna e di Giustizia nel corso di una conferenza telefonica. «Abbiamo in programma le più alte norme di detenzione al mondo per i bambini», sostengono i due ministeri difendendo le condizioni di accoglienza dei minori negli Usa. In fuga dall’America centrale, dalla povertà e dalla violenza, le famiglie di migranti americani sono state separate già dall’ottobre dello scorso anno. Molti sono entrati nel Paese per chiedere asilo, secondo le informazioni in possesso dei democratici che denunciano scarsa trasparenza sul tema. È da fine aprile che la situazione si è inasprita e il ministro della Giustizia statunitense Jeff Sessions ha affermato che tutti i migranti che attraversano illegalmente il confine verranno arrestati, con o senza minori al seguito. Sono queste leggi che determinano la separazione tra adulti e bambini: non possono essere condotti all’interno delle medesime prigioni. Sono circa 100 gli istituti di detenzione minorile al confine e circa 1.500 ragazzi di età compresa tra 10 e 17 anni sono stati alloggiati in un ex supermercato del Texas.
“Questa amministrazione ha detto chiaramente che non avremmo più ignorato la legge”, ha spiegato un funzionario del ministero della Sicurezza interna nel presentare le cifre, che hanno creato forti polemiche nelle file repubblicane e la prevedibile indignazione dei democratici e dei leader religiosi.
I repubblicani dovrebbero presentare la prossima settimana due disegni di legge: uno che ripercorre la linea dura della costruzione del muro e della condanna all’immigrazione clandestina, il secondo che dovrebbe soddisfare le richieste di moderati e conservatori, secondo una fonte di maggioranza, questo testo prevederà un emendamento che garantisce “che i minori accompagnati arrestati al confine non siano separati dai loro genitori”.
"È una politica immorale, atroce", ha scritto sul suo account Twitter ufficiale il senatore democratico della California Dianne Feinstein.
Il presidente americano ha deciso di inviare la guardia nazionale al confine con il Messico con l’obiettivo di aumentare le forze militari presenti e servirsi degli eserciti dei singoli stati per aiutare la polizia di confine a contrastare l’immigrazione in attesa della costruzione del muro.
Il segretario per la Sicurezza interna, Kirstjen Nielsen, aveva anticipato la decisione di Trump: "L'amministrazione ha preparato una bozza di legge e chiederemo al Congresso ancora una volta l'autorità legale e le risorse per affrontare questa crisi", ha detto Nielsen in conferenza stampa. Tuttavia, la decisione di Donald Trump è risultata inaspettata per il Pentagono dal momento che, secondo una legge del 1978, vieta l'uso delle truppe federali all'interno dei confini americani e per farlo è necessario il voto del Congresso. Non è chiaro, dunque, quale esercito sarà utilizzato, ma non è la prima volta che gli Stati Uniti usano la guardia nazionale, cioè l’esercito dei singoli stati federati, per difendere i confini.
Fonte immagine The NewYorker
Claudia Cavaliere