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Usa: studentessa lancia campagna contro molestie in metro

WASHINGTON, 7 FEBBRAIO - Da Hollywood, all'impero dei media, ora anche nelle metropolitane della capitale. Il movimento #MeToo rivendica il rispetto per le donne nei mezzi di trasporto pubblici, luoghi in cui purtroppo non sono rare le molestie. E lo fa grazie all'iniziativa di Margaret Wroblewski. Studentessa pendolare di 22 anni, dopo essere stata testimone e vittima di molestie durante i suoi viaggi metropolitani dal Maryland alla George Washington University dove studia fotogiornalismo, ha deciso di raccontare la sua esperienza sulla piattaforma social di Snapchat. Le risposte che in breve tempo ha ottenuto le hanno fatto capire di non esser sola e spinta proprio dal movimento nato in seguito agli scandali sessuali nei luoghi di potere, come l'industria del cinema o quella dei media, ma in generale negli ambienti di lavoro, ha deciso di portare avanti una importante iniziativa.[MORE]

"Sentivo che si dovesse fare qualcosa, che questo tema dovesse essere portato alla luce" ha raccontato Wroblewski a Npr, la radio pubblica americana. Cosi', utilizzando la sua arte, cioe' quella della fotografia, ha iniziato una serie su Instagram chiamata "I Was On The Metro When", mi trovavo dentro la metro quando..., con la pubblicazione di fotografie di donne molestate durante i loro viaggi in metropolitana. Qualsiasi cosa: dall'essere toccate, fischiate, aggredite o costrette a viaggiare nello stesso vagone di qualcuno che si masturbava in pubblico.

Ora la sua speranza e' quella di fotografare e intervistare quante piu' persone possibili, ma soprattutto di convincere i dirigenti del servizio trasporti di Washington a utilizzare queste foto nei bus come nelle metro, per campagne contro le molestie. Incidenti di questo tipo purtroppo sono molto comuni negli spazi pubblici nei mezzi di trasporto collettivi. Uno studio condotto due anni fa ha rilevato che il 20% degli intervistati aveva subito un qualche tipo di molestia sessuale.

Le statistiche nazionali, conferma la radio, hanno numeri simili. Proprio per questo a lungo gli attivisti hanno fatto pressioni fino a convincere il sistema di trasporti della capitale almeno a monitorare questi casi e sposare campagne sociali. Con risultati importanti. Nel 2016 proprio uno studio di D.C. Metro, l'ente che coordina il trasporto pubblico nel Distretto di Columbia, ovvero la capitale, ha stabilito che le persone a conoscenza di queste iniziative avevano una propensione doppia rispetto a chi non le conosceva a denunciare casi di abusi e molestie. Con il suo progetto Wroblewski spera di aggiungere un tassello importante a questa causa.