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USA, sganciata la MOAB in Afghanistan su tunnel Isis

USA, 13 APRILE- Il nome per esteso sarebbe “Massive Ordnance Air Blast Bomb” ma informalmente viene chiamata “Mother Of All Bombs” “madre di tutte le bombe”, il potentissimo ordigno americano che è stata sganciato alle 19 (ora locale) sulle posizioni jihadiste nella provincia di Achin, nella Nanghar, Afghanistan orientale.
La bomba è stata sganciata attraverso un carrello dentro la stiva di un MC-130 Combat Talon, e l’obiettivo era colpire una serie di tunnel in cui si nascondevano pericolosi elementi dell’Isis.[MORE]


La MOAB è considerata la seconda arma più potente, dopo quella nucleare, di cui sono in possesso gli Stati Uniti: ha un peso di circa dieci tonnellate e la sua prestanza è garantita da un notevole quantitativo di esplosivi ad alto potenziale e sulla capacità di generare violente onde d’urto che abbattono all’istante persone e complessi. La detonazione avviene qualche istante prima che tocchi suolo, grazie a due sensori posizionati sulla punta del congegno, e il suo raggio di scoppio è pari a centocinquanta metri circa.


L’uso della bomba, sviluppata nel 2003 ma mai utilizzata, è stato confermato dal portavoce della casa Bianca Sean Spicer, precisando che è stata indirizzata appositamente per colpire “tunnel e grotte usate dai miliziani dell’Isis”, e ha rimarcato che “sono state prese tutte le precauzioni per evitare vittime civili e danni collaterali”.
Il Comando Centrale in una nota ha fatto sapere che l’azione rientra nelle “misure in corso per sconfiggere l’Isis in Afghanistan nel 2017”.
“Il raid è stato organizzato in modo da ridurre al minimo il rischio per le forze afghane e americane e per massimizzare l'eliminazione dei combattenti dell'Isis e le loro strutture'' continua la nota, precisando che: ''sono state prese precauzioni per evitare vittime civili''.


(foto da Pinterest)

Eleonora Ranelli