Estero
Usa: rinchiudono la figlia adottiva di otto anni in una gabbia
LAS CRUCES (NEW MEXICO), 30 GENNAIO 2013- Una storia tremenda ci giunge dal New Mexico (Usa). Un dramma familiare che ha coinvolto una bambina di otto anni vittima di una segregazione brutale degna di altre epoche storiche. La piccola, che era stata adottata, veniva sistematicamente rinchiusa in una gabbia dalla madre e dal fidanzato della donna. La coppia ha anche altri tre bambini ma da una prima ricostruzione gli aberranti maltrattamenti avvenivano solo sulla bambina.
Cindy Patriarchias, 33 anni, e Edmond Gonzales, di 37, avevano costruito all'interno della loro abitazione di Las Cruces, una sorta di gabbia larga 72 centimetri, lunga 152 e alta 126 con due fermi sulla porta e un materasso all'interno appoggiato al pavimento, ha spiegato la polizia.
Gli agenti avevano ricevuto la segnalazione di un vicino di casa che si era più volte insospettito a causa del comportamento della vittima e dal fatto di non vedere la bambina. L’hanno trovata, al buio, in un angolo della camera da letto rinchiusa allo stesso modo di un animale pericoloso. I genitori adottivi avevano passato la serata al cinema con gli altri tre figli.
La madre è accusata di abusi su minore e il compagno di negligenza per averlo permesso. La piccola vittima è stata visitata dai medici che le hanno riscontrato una microcefalia. [MORE]
Davide Scaglione